Migranti, il video girato prima della strage di Cutro

Migranti, il video girato prima della strage di Cutro

Il video, precedente al naufragio di Cutro, è stato girato dagli scafisti per promuovere i viaggi dei migranti verso l’Europa.

La traversata che è stata registrata è quella che si è conclusa tragicamente con il naufragio davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, in cui sono morti almeno 94 migranti. Uno dei superstiti racconta la dolorosa testimonianza: “Ho visto molti cadaveri. Mi sono aggrappato a un pezzo di legno”.

Migranti

Il video girato dagli scafisti

Durante l’incidente probatorio avvenuto oggi, 17 aprile, al tribunale di Crotone, rivela diversi elementi nei confronti dei tre presunti scafisti del naufragio. Nel video in questione, emerge la “promozione” da parte di quest’ultimi, dei viaggi dei migranti verso l’Europa.

In aula, uno dei pochi superstiti della tragedia racconta delle onde tra cui l’imbarcazione viaggiava, della speranza che qualcuno arrivasse a prenderli e del cinismo degli scafisti. Uno di loro avrebbe girato il video nel quale veniva chiesto ai migranti di inneggiare all’organizzatore della traversata. Nel filmato donne, bambini e uomini urlavano di terrore.

I ricordi del naufragio

“La tempesta era forte, era pericoloso abbiamo pensato di morire. L’acqua entrava dagli oblò. Non so quante ore siamo stati in quelle condizioni di pericolo, forse 10. Ma il problema non è stato il mare, è stata la secca contro cui è finita l’imbarcazione”, ha raccontato il testimone.

L’uomo spiega di essersi seduto proprio sul punto dove è accaduto l’impatto. “L’acqua ha iniziato a entrare e donne e bimbi piangevano. Sono andato verso la scaletta per uscire in coperta ma c’era tanta gente che diceva che non davano il permesso di salire. Quando sono arrivato su avevo già l’acqua alla gola“, spiega.

Poi conclude: “Ho cercato di aggrapparmi alla cabina di comando ed ho visto uno degli scafisti che rompeva il vetro della cabina per scappare. Poi ho visto molti cadaveri. Mi sono aggrappato a un pezzo di legno. Le onde erano alte. Aspettavo solo la morte. Poi un’onda molto forte mi ha catapultato sulla spiaggia”.