Migranti, la denuncia dell'Espresso: ufficiali libici collusi con gli scafisti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Migranti, la denuncia dell’Espresso: ufficiali libici collusi con gli scafisti

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L’Espresso denuncia: ufficiali della Guardia Costiera libica collusi con gli scafisti. Si farebbero pagare per lasciare i migranti in mare nelle acque battute dalle Ong.

Fa discutere la nuova inchiesta dell’Espresso che questa volta si è concentrato sul caso migranti, puntando i propri riflettori sulla Libia, il paese da dove partono la gran parte dei barconi e il paese dove nessun migrante vuole fare ritorno. Stando alle ricostruzioni, avvalorate da migliaia di testimonianze e ipotizzata anche dalle autorità italiane, ufficiali della Guardia Costiera libica sarebbero collusi con gli scafisti, i trafficanti di esseri umani.

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Fonte foto: https://twitter.com/SeaWatchItaly

L’Espresso: ufficiali della Guardia Costiera libica collusi con gli scafisti

Stando alla ricostruzione dei giornalisti dell’Espresso, in Libia la Guardia Costiera e gli scafisti coinciderebbero in una dinamica decisamente poco chiara e con troppi punti interrogativi.

L’accusa è grave. Gli ufficiali si farebbero pagare per portare i migranti in zone battute dalle navi delle Ong. Poi, in casi di emergenza, li andrebbero a riprendere in mare, questa volta con i mezzi della Guardia Costiera, e li riporterebbero in Libia, nei campi di prigionia.

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Fonte foto: https://www.facebook.com/marco.todarello.18

Migliaia di testimonianze avvalorano la tesi proposta dall’Espresso

La ricostruzione dell’Espresso troverebbe conferme in migliaia di testimonianze raccolte. Ma c’è di più. Anche le autorità italiane avrebbero raccolto dati a riguardo e ipotizzano una collusione tra la Guardia Costiera libica e gli scafisti.

Gli ufficiali della Guardia Costiera libica, con i finanziamenti e gli strumenti forniti anche dall’Italia oltre che dall’Unione europea, farebbero il doppio gioco incassando migliaia di euro e scatenando vere e proprie emergenze umanitarie e diplomatiche.

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ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2019 13:08

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