La Libia chiude le acque alle Ong: non devono entrare

La Libia chiude le acque alle Ong: non devono entrare

Migranti, la Libia chiude le acque territoriali alle Ong che intanto denunciano la scomparsa di un gommone con cinquanta persone a bordo.

Sul modello italiano anche la Libia chiude, almeno nelle intenzioni, il proprio spazio alle Ong. L’annuncio è arrivato dalla Marina e dalla Guardia Costiera libica, che hanno fatto sapere alle organizzazioni non governative che non dovranno entrare nelle acque territoriali libiche e non dovranno avvicinarsi alle coste.

Migranti, stretta della Libia: le Ong non entrino più nelle nostre acque territoriali

La decisione del governo libico, che viaggia sul filo della legalità e della tutela dei diritti dell’uomo. trova una sponda solida nel dirottamento di un mercantile avvenuto lo scorso 27 marzo. In quell’occasione un gruppo di migranti, per evitare il ritorno in Libia, prese il comando dell’imbarcazione portandola verso Malta, dove i dirottatori sono stati arrestati.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/Mediterranearescue

La decisione rientra dunque nelle norme adottabili per la tutela della sicurezza nazionale, ma non è da escludere che l’Europa possa ostacolare questa decisione riaprendo la rotta alle navi delle Ong, che non sembrerebbero aver preso sul serio l’avvertimento.

Scomparso un gommone con cinquanta persone a bordo

La comunicazione della Libia arriva poche ore dopo l’allarme lanciato da diverse Organizzazioni non governative che si occupano del soccorso dei migranti. Come testimoniato dalla Mediterranea, ma non è stata la sola, da diverse ore sarebbe scomparso nel nulla un gommone con cinquanta persone a bordo, tra cui donne e bambini. L’equipaggio dell’imbarcazione avrebbe contattato la linea di emergenza e poi non avrebbe più risposto alle chiamate.

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