Migranti, le regioni Pd si oppongono e rifiutano l’emergenza

Migranti, le regioni Pd si oppongono e rifiutano l’emergenza

Le regioni a guida Pd non firmano l’intesa sullo stato d’emergenza per i migranti e si oppongono al governo.

Ieri il Viminale ha nominato Valerio Valenti come commissario straordinario per lo stato di emergenza migranti decretato dal governo lo scorso 11 aprile. Ma quattro regioni a guida Pd non hanno firmato l’intesa. Le misure straordinarie emanate dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio varranno per tutte le regioni tranne Emilia-Romagna, Campania, Toscana e Puglia che si oppongono al governo e rifiutano l’emergenza migratoria.

Il commissario straordinario Valenti avrà il compito di gestire e potenziare il sistema di accoglienza sul territorio ma non per tutte le regioni perché quattro hanno deciso per la scissione e non firmare l’intesa. Di conseguenza, non saranno sotto il commissariamento nella gestione dell’emergenza. Molti sindaci dem si stanno opponendo al governo anche contro il decreto Cutro e all’abolizione della protezione speciale.

I sindaci dem di Napoli Manfredi, di Roma Manfredi, di Torino Lo Russo, di Bologna Lepore, di Firenze Nardella, di Milano Sala hanno firmato un documento congiunto esprimendo la loro preoccupazione. “Non bisogna ragionare in ottica emergenziale ed è secondo noi sbagliato immaginare l’esclusione dei richiedenti asilo” dal sistema di accoglienza degli enti locali Sai “precludendo loro qualunque percorso di integrazione e una reale possibilità di inclusione ed emancipazione nelle nostre comunità“.

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La reazione della Lega alla scissione

Dopo i no all’autonomia e allo sviluppo, ora le quattro regioni rosse dicono no perfino al controllo dell’immigrazione. Gravissimo che i governatori di Toscana, Campania, Emilia Romagna e Puglia si siano rifiutati di siglare l’intesa per migliorare la gestione dei flussi migratori. Fanno ideologia sulla pelle degli immigrati e dei loro stessi cittadini” hanno dichiarato i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

Anche il leader della Lega Salvini commenta la scelta delle regioni dicendo: «Spiace quando qualcuno dice solo dei no per ideologia. Le quattro regioni di sinistra sono le uniche che hanno detto di no all’autonomia. Le quattro regioni di sinistra sono le uniche che si oppongono ad una cosa normale che ci chiede anche l’Europa e cioè di allontanare dal territorio chi entra irregolarmente».