Migranti, l’Ue invierà nuove imbarcazioni alla Libia

Migranti, l’Ue invierà nuove imbarcazioni alla Libia

“La Libia ha bisogno di un rafforzamento delle capacità”, afferma la portavoce Ue sulla questione dei migranti.

A seguito dell’ennesimo naufragio avvenuto nelle acque del Mediterraneo, l’Unione europea si dice pronta ad inviare nuove imbarcazioni sulle coste libiche, data la necessità di rafforzare le capacità del Paese. “Arriveranno altre imbarcazioni per controllare meglio le loro coste”, ha annunciato la portavoce della Commissione europea Ana Pisonero.

naufragio migranti barca

Nelle ultime ore si è verificata una nuova strage di migranti: un gommone con 47 persone a bordo si è rovesciato nel Mediterraneo, e adesso ci sono almeno 30 i dispersi mentre 17 sono state salvate. Questi ultimi sono stati recuperati da una nave mercantile della zona.

La promessa Ue

La portavoce della Commissione europea, Ana Pisonero, ha affermato il sostegno dell’Europa alla Guardia Costiera Libica, a cui verranno inviate altre imbarcazioni. A seguito dell’ultimo naufragio nel Mediterraneo, è ovvio che il Paese abbia bisogno di nuovi mezzi e di un rafforzamento delle proprie capacità. “Quando ci sono persone in pericolo in mare, è obbligatorio intervenire”, dichiara.

La Commissione europea non sa dire con certezza in quanto tempo i mezzi arriveranno sulle coste della Libia, ma garantisce che arriveranno, perché “c’è una necessità di rafforzare la capacità” libica al confine. Toccherà poi alle autorità di Tripoli controllare la loro Sar, in quanto “le operazioni di Ricerca e soccorso in acque libiche sono autorizzate solo per le imbarcazioni libiche”.

Irini, l’operazione militare di sicurezza marittima

Irini è stata lanciata nel 2020 con lo scopo principale di controllare che si rispetti l’embargo sulle armi imposto alla Libia dall’Onu, ma anche di formare la guardia costiera libica e contrastare le reti di traffico degli esseri umani. Conduce anche, quando necessario, operazioni di Ricerca e soccorso (Sar) “così come per ogni nave in base alla legge internazionale del mare”, ha evidenziato il portavoce.

Il problema principale è legato al controllo delle frontiere libiche, dal momento che il governo di Tripoli non controlla tutta la nazione, visto che ad est a detenere il potere è un altro governo non riconosciuto guidato da Fathi Bashagha.