Le ONG si dicono pronte a salvare altri migranti: “Noi facciamo monitoraggio nel Mediterraneo. E agiremo come ci impone la legge del mare”.
ROMA – E’ ormai un braccio di ferro continuo tra le ONG e Matteo Salvini sui migranti. In conferenza stampa Alessandro Metz di Mediterranea ha annunciato di essere pronti ad agire nuovamente come fatto dalla Sea Watch se necessario.
“Noi – sottolinea citato dall’ANSA – facciamo monitoraggio nel Mediterraneo. Se dovessimo trovarci in una situazione in cui siamo l’unica imbarcazione che può svolgere il salvataggio, agiremo come ci impone la legge del mare. Faremo quello che è previsto dalle normative che ci obbligano a comportarci in un certo modo, come ha fatto la Sea Watch“.
Migranti, le ONG sfidano Salvini. Il vicepremier risponde: “Pronto ad applicare il decreto sicurezza”
Nessun passo indietro da parte del ministro dell’Interno che si è detto pronto a sfidare le ONG. In un video su Facebook ha confermato la presenza di altre navi nel Mediterraneo. In caso di un nuovo caso Sea Watch il leader della Lega ha annunciato l’applicazione del decreto sicurezza bis e quindi la diffida ad entrare nelle acque italiane.
Un duello che, però, ha come arbitri i magistrati. E finora la vittoria ai punti è andata alle ONG. Nessuna espulsione o arresto per Carola Rackete. La comandante della Sea Watch è libera in attesa della chiusura del fascicolo aperto nei suoi confronti. E dopo lei potrebbe tornare in mare a salvare altre vite umane.
Di seguito il video con alcune dichiarazioni di Salvini
Migranti, Salvini contro magistrati e ONG
Decisioni che non sono assolutamente piaciute al ministro dell’Interno che ha ribadito ai giudici di non fare politica ma di applicare solo le leggi. Un duello che sembra essere destinato a durare ancora diverse settimane visto che in futuro ci potrebbero essere altri casi Sea Watch in Italia.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/Mediterranearescue