Emergenza migranti, 151 arrivano in Italia in attesa della redistribuzione tra Malta, Francia e Germania. E le navi delle Ong tornano al largo della Libia.
Torna in rimo piano il tema migranti. Come annunciato nei giorni scorsi, circa ottocento persone sarebbero state messe in mare più o meno contemporaneamente. Le Ong, che hanno preso il mare per fronteggiare l’emergenza, avevano chiesto all’Italia un porto sicuro per lo sbarco.
Migranti, Open Arms e Aita Mari in Italia: arrivano 151 migranti in attesa della redistribuzione
La Opern Arms, con a bordo sessantadue persone, ha ottenuto il via libera per il porto di Taranto. La notizia era stata confermata dall’Ong di riferimento dell’imbarcazione. L’organizzazione aveva fatto sapere che sulla nave la situazione era critica anche per la presenza di ventisei minori
L’Italia accoglie anche la Aita Mari, alla quale è stato assegnato il porto di Pozzallo. In totale, tra le due imbarcazioni, saranno 151 i migranti che sbarcheranno sul territorio italiano in attesa di essere ricollocati. E qui si apre il problema europeo.
L’accordo europeo
L’accordo vede impegnata l’Italia insieme con Malta, Francia e Germania. Pochi paesi costretti a far fronte a una situazione critica. Saranno questi gli Stati che dovranno accordarsi per la redistribuzione dei migranti. In attesa e nella speranza che altri governi decidano di aderire al patto.
I quattro paesi intanto hanno chiesto alla Commissione europea di avviare la procedura per la ricollocazione dei 151 migranti accolti in prima istanza dall’Italia.
Emergenza continua
Ma l’emergenza non è ancora finita. La Alan Kurdi infatti si trova ancora al largo della Libia, mentre la Ocean Viking, terminate le operazioni di sbarco delle 215 persone portate a Messina, riprenderà il mare per una nuova missione.