Papa Francesco rilancia la sfida a Salvini: No ai porti chiusi, l’uomo è un animale che ripete errori

Papa Francesco rilancia la sfida a Salvini: No ai porti chiusi,  l’uomo è un animale che ripete errori

L’intervista di Papa Francesco a Televisa. Il Pontefice contro i muri e la politica dei porti chiusi di Salvini: L’uomo cade due volte nella stessa buca.

Prosegue lo scontro a distanza tra Papa Francesco e Matteo Salvini. Si tratta ovviamente di un duello dialettico ricco di omissioni e messaggi impliciti. Il Pontefice sa di non poter intervenire a gamba tesa nella politica, e il leader della Lega non vuole un contrasto aperto con il Santo Padre.

Papa Francesco: Muri? Ne abbiamo già conosciuto uno, quello di Berlino. Ma l’uomo cade due volte nella stessa buca

Nel corso della sua intervista a Televisa il pontefice ha parlato dei muri e delle barriere per difendere il proprio territorio dai migranti. Il riferimento è ovviamente anche alla politica adottata da Matteo Salvini. Papa Francesco ha da tempo iniziato una sorta di campagna in favore dell’accoglienza iniziando una disfida con il Ministro dell’Interno.

“Non so che cosa succede quando entra questa nuova cultura di difendere territori facendo muri. Già ne abbiamo conosciuto uno, quello di Berlino, che ci ha portato tanti mal di testa e tanta sofferenza. Ma sembra che quello che fa l’uomo è quello che non fanno gli animali. L’uomo è l’unico animale che cade due volte nella stessa buca. Rifacciamo le stesse cose“.

Papa Francesco

Il messaggio a Salvini: Il Mediterraneo sta diventando sempre più un cimitero

Il Pontefice ha poi criticato apertamente la politica dei porti chiusi: “Il mondo migratorio è giunto a un punto tale, oggi, che ho preso nelle mie mani la sezione migranti del Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale per darle un significato. Tutti i giorni veniamo a sapere che il Mediterraneo sta diventando sempre più un cimitero, solo per fare un esempio“.

“È chiaro che chi soffre sono i più deboli, sono i migranti. Anche per rimpatriare occorre un dialogo con il paese di origine e non semplicemente alzare un muro o chiudere le porte di casa”.