Migranti, i vertici militari si ribellano a Salvini

Migranti, i vertici militari si ribellano a Salvini

Matteo Salvini invia una circolare alla Marina e alla Guardia Costiera, forze che rispondono al Ministero della Difesa. Protestano i vertici militari.

Il caso migranti scuote le fondamenta anche della Difesa. La polemica è scoppiata dopo la circolare inviata da Matteo Salvini, in cui il ministro chiedeva di vigilare per motivi di sicurezza sulla nave Mare Jonio. Il problema è che il titolare del Viminale, a capo delle Forze dell’Ordine, ha inviato la sua direttiva anche al Capo di Stato maggiore della Marina e al comandante generale della Guardia Costiera. Queste due cariche rispondono al Ministero della Difesa e non al Viminale.

Migranti, la circolare di Matteo Salvini

Nella circolare Salvini chiedeva alle forze che agiscono in tutela delle acque territoriali italiane di assicurarsi che gli uomini della Mare Jonio “si attengano alle vigenti normative nazionali e internazionali in materia di coordinamento delle attività di soccorso in mare” in quanto la violazione delle norme “accresce il pericolo di situazioni di rischio per la vita umana in mare e può determinare rischi di ingresso sul territorio nazionale di soggetti coinvolti in attività terroristiche o comunque pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica“.

Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial

I vertici militari lanciano l’allarme sulla violazione dei protocolli

Lo Stato Maggiore non avrebbe apprezzato l’invasione di campo di Matteo Salvini, il cui atteggiamento è stato visto come un’ingerenza senza precedenti nella storia della Repubblica italiana.

Quel che è accaduto è gravissimo perché viola ogni principio, ogni protocollo e costituisce una forma di pressione impropria nei confronti del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli. «Non è che un ministro può alzarsi e ordinare qualcosa a un uomo dello Stato. Queste cose accadono nei regimi, non in democrazia“, riporta il virgolettato de la Stampa che cita fonti militari.

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