La Sea Eye salva 65 migranti al largo della Libia. La ONG chiede un porto sicuro ma Salvini risponde: “In Italia non arrivano”.
ROMA – Tra conferme e smentite sul caso Mediterranea, all’orizzonte c’è un nuovo braccio di ferro tra Italia e ONG. Questa volta a salvare un gommone con a bordo 65 migranti al largo della Libia è stata la tedesca Sea Eye che ha chiesto un porto sicuro a Malta, Roma e Tripoli.
Al momento nessuna riposta è arrivata dai rispettivi Governi con l’imbarcazione che sembra puntare il porto di Lampedusa. Anche in questo caso, però, nessuna apertura da parte del Governo italiano sulla possibilità di far sbarcare i migranti.
Di seguito il tweet della Sea Eye che annuncia il salvataggio
La Sea Eye salva 65 migranti, l’appello di Berlino: “Fateli sbarcare in un porto sicuro”
La notizia del salvataggio è stata confermata anche da Berlino con il portavoce del governo tedesco che ha chiesto un porto per far sbarcare i migranti: “Salvare vite in mare è un compito europeo – fa sapere Martina Fiez – e noi siamo al corrente della notizia della nave Alan Kurdi. Il nostro obiettivo resta quello di trovare una soluzione veloce. Un porto sicuro e poi chiarire la questione della redistribuzione“.
E sul caso Sea Watch dice: “Non ci è arrivata nessuna richiesta di accoglienza delle persone“. Anche se la Germania era stata una delle prime ad aprire all’accoglienza dei migranti sbarcati dalla ONG tedesca.
Salvini chiude i porti alla Sea Eye: “In Italia non arriveranno”
Il porto sicuro per la Sea Eye non è l’Italia. A dirlo è Matteo Salvini che conferma la chiusura delle coste italiane per le ONG: “A disposizione c’è un porto maltese aperto e la ong tedesca può scegliere tra la Tunisia e la Germania. In Italia non sbarcheranno. Chiunque difenda i confini e la sicurezza del mio Paese è benvenuto“.
fonte foto copertina https://twitter.com/seaeyeorg