Migranti a Lampedusa, il sindaco pronto a dichiarare lo stato di emergenza: “Situazione ingestibile, la responsabilità non può ricadere sull’amministrazione”.
Il sindaco di Lampedusa Totò Martello si è detto pronto a dichiarare lo stato di emergenza per far fronte ai continui sbarchi di migranti che proseguono da giorni.
Migranti, il sindaco di Lampedusa pronto a dichiarare lo Stato di emergenza
“E’ una situazione ormai ingestibile. Se il governo non proclamerà lo Stato di emergenza per Lampedusa lo farò io. L’hotspot non è più in grado di accogliere migranti, la responsabilità di questa emergenza non può ricadere sul sindaco, sull’amministrazione comunale e sui lampedusani”, ha dichiarato il sindaco Martello come riportato dall’Ansa.
“Oggi non ci saranno trasferimenti in traghetto verso Porto Empedocle e intanto i barchini provenienti dalla Tunisia stanno continuando ad approdare sull’isola”.
Il primo cittadino di Lampedusa non ha risparmiato critiche anche a Matteo Salvini. Il leader della Lega ha portato alla ribalta gli sbarchi degli ultimi giorni per attaccare il governo, ma per Martello la situazione non era differente nei mesi in cui il numero uno della Lega era alla guida del Viminale.
“L’onorevole Salvini continua a comportarsi da mentitore seriale, sostenendo che quando lui era ministro ‘non c’erano più sbarchi’: nulla di più falso. Quando Salvini era ministro gli sbarchi a Lampedusa sono sempre proseguiti, basterebbe leggere i report del Ministero degli Interni per verificare quello che sto affermando”
I numeri
A Lampedusa la situazione è diventata difficile da gestire, secondo il sindaco addirittura emergenziale. Nel centro di accoglienza si contano più di mille ospiti. Stando a quanto riferito dagli addetti dieci volte la capienza massima. E gli sbarchi sono più o meno all’ordine del giorno. Una dinamica destinata a peggiorare la situazione.