L’ex pugile statunitense Mike Tyson è stato accusato per la seconda volta di aver commesso uno stupro durante gli anni ’90.
Spunta una nuova denuncia di stupro nei confronti del celebre Mike Tyson, ex pugile di fama mondiale e showman statunitense. Secondo quanto appreso, a lanciare l’accusa è stata una donna residente nello Stato di New York.
La presunta vittima ha intentato una causa civile nei confronti dell’ex pugile, accusandola di averla violentata all’interno di una limousine all’inizio degli anni ‘90. Nel momento in cui ha sporto denuncia, la donna ha chiesto di poter tenere nascosta la sua identità.
L’accusa è stata sporta agli inizi di gennaio 2023, grazie ad una legge temporanea promulgata dallo Stato di New York. Secondo quanto previsto da quest’ultima, le vittime di violenza sessuale possono chiedere il risarcimento dei danni fisici e morali a prescindere dal fatto che il reato sia decaduto.
La prima denuncia di stupro
L’ex pugile statunitense ha dei precedenti. Precedentemente aveva trascorso tre anni in prigione, a partire dal 1992, quando era stato giudicato colpevole dello stupro della modella Desiree Washington. La vittima, ai quei tempi, aveva appena 18 anni.
In una dichiarazione che riporta la data del 23 dicembre 2022, la donna dall’identità anonima ha riferito di aver incontrato Mike Tyson in un locale “nei primi anni ’90”. Poi l’avrebbe seguito nella sua limousine, dove è avvenuta la violenza e lo stupro. “Come risultato dello stupro di Tyson, ho sofferto e continuo a soffrire di lesioni fisiche, psicologiche ed emotive”. Con l’accusa la donna chiede 5 milioni di dollari come risarcimento per i danni subiti.