Milan, giovedì contro il Torino già gare a rischio per Giampaolo?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Milan, quanti avvii difficili negli ultimi anni. E a Torino, 18 anni fa, Terim ci lasciò le penne…

Andrea Conti Boban Marco Giampaolo Milan Verona-Milan

Il Milan ha perso contro l’Inter la seconda gare sulle quattro di calendario. Ora i rossoneri vanno a Torino, dove Terim venne esonerato.

Sei punti in quattro gare con un calendario non impossibile. E questo il primissimo bilancio del Milan di Giampaolo. Certamente ci si aspettava un avvio diverso, sia dal punto di vista dei risultati che sul piano del gioco, un vero e proprio mantra dell’ex Sampdoria. Due reti all’attivo, di cui una su rigore, la dicono lunga sul fatto che il Diavolo non giri come dovuto.

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Milan, a Torino è già da dentro o fuori?

I rossoneri potranno riscattarsi già giovedì nel turno infrasettimanale. Tuttavia l’impegno non sarà affatto agevole: difronte il Torino di Mazzarri, caduto inopinatamente in casa contro il Lecce dopo due vittorie consecutive. E’ ancora settembre e sono solo le prime giornate ma un’eventuale altra sconfitta getterebbe il Milan e Giampaolo in una crisi davvero difficile.

Fatih Terim
https://it.wikipedia.org/wiki/Fatih_Terim#/media/File:AUT_vs._TUR_2016-03-29_(171).jpg

L’esonero di Terim

Peraltro, proprio a Torino contro i granata ci lasciò le penne Fatih Terim. Il 4 novembre 2001, alla decima giornata, il ko di Lucarelli costa l’esonero al tecnico turco: era un Milan ambizioso che aveva acquistato Inzaghi e Rui Costa in estate e che non convinse appieno il patron Berlusconi.

Rossoneri a rilento

L’avvio difficile in campionato è comunque una costante degli ultimi anni in casa Milan. Già nel secondo anno di Allegri, con lo scudetto sul petto, Ambrosini e compagni partirono con una sola vittoria nelle prime cinque. E non andò meglio nelle due stagioni successive: se una volta si risalì fino al 3° posto, nell’ultima circostanza si arriverà all’esonero in favore di Seedorf. Con Inzaghi il Milan ebbe un avvio sicuramente migliore, per poi calare vistosamente nella seconda parte di stagione.
Discretamente male anche Mihajlovic, con quattro sconfitte nelle prime sette giornate. E Montella? Il primo anno vittorie e sconfitte in alternanza; il secondo quattro vittorie su cinque ma poi il Milan si piantò e si arrivò all’esonero contro il Torino.
Infine, Gattuso: sconfitta a Napoli, vittoria sulla Roma e poi tre pareggi.

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ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2019 14:14

Leao, che sorpresa! Ora Giampaolo deve dargli continuità

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