Il colpo a centrocampo del Milan è il francese Tiémoué Bakayoko, in prestito dal Chelsea. Sul 24enne ha parlato il suo ex compagno di squadra ai tempi del Monaco, Andrea Raggi.
Il mercato a centrocampo del Milan si è focalizzato sul tentativo di piazzare il colpo Milinkovic-Savic ma l’affondo non è andato a buon fine. Così, la novità più importante della mediana rossonera è rappresentata dall’ingaggio di Tiémoué Bakayoko. Il 24enne è approdato al Diavolo dal Chelsea in prestito oneroso (5 milioni), con diritto di riscatto fissato a 35 milioni.
Parla l’ex compagno
Andrea Raggi, colonna del Monaco, ha giocato con Bakayoko per tre stagioni. Il 34enne difensore italiano ha parlato dell’ex compagno a La Gazzetta dello Sport: “Come caratteristica principale direi che fisicamente è molto forte. Ma la cosa non gli impedisce di essere un giocatore molto tecnico. Ha parecchie altre qualità: è abile nel recupero palla e quando va in incursione è difficile fermarlo, perché ha anche un buon dribbling. E poi è forte di testa. Nell’anno del titolo si è messo in luce con tutte le sue doti. I risultati si sono visti anche in Champions. Ruolo perfetto? Quello che ricopriva da noi, da secondo centrale di centrocampo“.
Apporto al Milan
Raggi è convinto che il classe ’94 possa dare un buon contributo al nuovo progetto rossonero: “Il Milan è un progetto ancora in fase di lancio e penso ci vorrà del tempo perché decolli veramente. Bisogna che si crei quello spirito di squadra necessario per arrivare a grandi risultati. Detto questo, credo che Bakayoko possa contribuire dando molta qualità nel suo settore, per definire un’identità forte del gioco rossonero. E poi ha il carattere giusto per rapportarsi al meglio anche con un tecnico tosto come Gattuso“.
Rilancio dopo l’anno ai Blues
Infine, Raggi prova a darsi una spiegazione sul perché Bakayoko abbia deluso al Chelsea: “Anche quando arrivò dal Rennes ebbe bisogno di un periodo di adattamento. Cominciò a imporsi dalla seconda stagione, in un centrocampo in cui c’era comunque Toulalan come punto di riferimento. Penso che Tiemoué abbia bisogno di essere messo nelle migliori condizioni per esprimersi come sa. Deve sentirsi importante, e non gli va messa troppa pressione sulle spalle, almeno all’inizio. Questo non significa che sia uno senza carattere. Anzi, ne ha molto e lo si vede bene in campo. Magari l’esperienza al Chelsea gli è servita anche per gestire meglio questo aspetto“.
