Milan: Bonaventura, si va verso l’operazione. I tempi di recupero

Milan: Bonaventura, si va verso l’operazione. I tempi di recupero

Brutte notizie per il numero 5 del Milan. L’infortunio al ginocchio, infatti, è più grave del previsto e i medici sono orientati a procedere all’operazione.

Caldara, Musacchio, Biglia e adesso anche Bonaventura. I lungodegenti del Milan diventano adesso quattro. Il problema, per Gattuso, è che si tratta di quattro calciatori importantissimi per l’equilibrio della squadra. Due colonne della difesa, con Caldara che avrebbe dovuto rappresentare la forza in più del reparto arretrato rossonero; quindi, il metronomo argentino del reparto mediano e, infine, il preziosissimo jolly ex Atalanta, l’uomo in più tra centrocampo e attacco, colui che spesso faceva la differenza.

Crack Bonaventura, ecco lo stop preventivato

La strada dell’operazione chirurgica ha, senza dubbio, un lato positivo. Sarebbe stato lo stesso Bonaventura ad orientare la decisione in tal senso, in modo tale da risolvere la problematica al ginocchio in maniera definitiva. Una scelta che, oggi, verrà resa ufficiale dalla comunicazione del club rossonero.

Il grande problema è che lo stop post intervento sarà lunghissimo. Si va infatti da un minimo di 4 mesi a un massimo di 5-6. Ciò vuol dire che Bonaventura potrebbe essere nuovamente tra i convocabili all’incirca a metà aprile, considerando poi il tempo ulteriore che ci vorrà per rientrare in forma. Un grosso guaio, per la mediana del Milan.

Fonte foto: https://www.facebook.com/ACMilan/

Bonaventura, l’indispensabile jolly di Gattuso

Il numero 5 del club rossonero, oltre ad essere uno dei giocatori di maggior esperienza nel club, è anche una fondamentale pedina tattica a disposizione del mister. Bonaventura, infatti, può essere impiegato in una moltitudine di ruoli e in più moduli.

Può essere mezzala o esterno d’attacco nel 4-3-3; ha la possibilità di giocare nella batteria di mezze punte alle spalle del centravanti nel 4-2-3-1, può essere impiegato come centrocampista centrale o ala pura nel 4-4-2. Non sarà facile, in questi mesi, fare a meno della sua duttilità tattica, alla quale lui unisce un senso del gol non comune.

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