Tra gli acquisti più importanti dell’estate, Bonucci è già al centro di voci di mercato. Ma perché il Milan dovrebbe vendere il proprio capitano?

Il capitano del Milan, Leo Bonucci, potrebbe lasciare i rossoneri già nelle prossime sessioni di mercato. Una notizia figlia certamente delle prestazioni opache del giocatore fin qui, ma anche di alcune dichiarazioni sibilline della dirigenza milanista. Il Milan ha però tenuto quest’oggi ad allontanare ogni voce confermando Bonucci al centro del proprio progetto. D’altronde, un top player arrivato dagli acerrimi rivali della Juventus per 42 milioni di euro col compito di ‘spostare gli equilibri’ del campionato. Cosa fin qui non accaduta, o perlomeno non a favore del Milan. Ma una cessione così repentina può essere davvero la giusta mossa per i rossoneri? Proviamo ad analizzare i pro e i contro di tale scenario.

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Milan: perché vendere Bonucci

Un primo motivo, lampante, sono le prestazioni non eccellenti del giocatore, ancora non inserito negli schemi rossoneri, o forse poco “protetto” al Milan dai compagni di reparto. Un conto è infatti giocare con Chiellini e Barzagli, un altro con Musacchio e Romagnoli, buoni prospetti ma non ancora al livello dei campioni bianconeri. Cedere il capitano vorrebbe dunque dire ridare spazio a giocatori meno egocentrici, meno accentratori dell’attenzione mediatica ma forse più concreti in determinate circostanze. Inoltre, in questo momento Bonucci ha ancora grande mercato. Dovesse continuare questo periodo d’appannamento per il prosieguo della stagione, difficilmente il Milan potrebbe rientrare dell’investimento della scorsa estate. Il che sarebbe non proprio la migliore delle prospettive per una società ancora appesantita da numerosi debiti.

Milan: perché non vendere Bonucci

Sei mesi non sono abbastanza per un giudizio totale. Nel primo anno alla Juventus, Bonucci fu sempre al centro delle critiche di stampa e tifosi. Nel duo dei talenti in difesa al Bari, Leo sembrava il più scarso, Ranocchia il più promettente: le carriere hanno poi detto altro. Un calciatore su cui si è investito tanto, a livello economico ma anche d’immagine, promosso a capitano dal primo giorno, non può essere accantonato così dopo pochi mesi. Va difeso, va aiutato, va sostenuto fino alla fine. Anche perché le qualità non mancano, pur con dei limiti e delle lacune evidenti che Bonucci era in grado di nascondere solo in un meccanismo perfetto come quello bianconero. D’altronde, quali sarebbero le alternative per il Milan? Può la società reinvestire grandi capitali su un difensore di livello top, come Sergio Ramos, Piqué o Koulibaly? La risposta ovviamente è no. E in giro, di giocatori migliori di Bonucci e appetibili per il Milan, c’è ben poco. Vendere Bonucci in quest’ottica si rivelerebbe più un errore che altro.

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ultimo aggiornamento: 21-12-2017


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