Milan-Cagliari 2015: 3-1 rossonero e salva la panchina di Filippo Inzaghi.
Dopo la vittoria esterna in casa del Crotone, i rossoneri di Vincenzo Montella si preparano al secondo appuntamento stagionale, a un Milan-Cagliari che a ben vedere nella storia recente ha regalato soddisfazioni ed emozioni al mondo milanista. Lo sa bene Filippo Inzaghi che nel 2015 contro gli isolani riuscì a salvare il posto sulla panchina rossonera mettendo in campo anima, corpo, passione, amore e tanto cuore.
Milan-Cagliari 2015, il futuro di Filippo Inzaghi al bivio
Con il Milan che fatica a ucire dal tunnel della crisi, lo stadio San Siro accoglie la squadra in un clima surreale: impianto semideserto e la curva riempita solo da tre striscioni polemici con la società di via Rossi
I primi quindici minuti sembrano preannunciare la fine dell’era Inzaghi con il Cagliari che attacca a spron battuto e senza soluzione di continuità, almeno fino al ventunesimo minuto, quando Poli conquista palla sulla trequarti e serve Menez che si inventa un destro a giro dal limite del vertice sinistro dell’area che supera il portiere. Il Milan sembra privo di idee ma ha tanta voglia, cosa che non bata – anzi – a chiudere i conti: l’attacco milanista è poco servito e in quelle poche occasioni in cui arrivano palloni giocabili se soluzioni personali tentate sono quantomeno rivedibili.
Nella ripresa ci mette lo zampino Ignazio Abate che dopo il primo giro di lancetta sul cronometro perde palla nella propria metà campo e spalanca a Farias l’autostrada dell’1-1. Il Milan di Inzaghi reagisce bene ed evita il tracollo e anzi trova il nuovo vantaggio grazie alla volée di Mexes su calcio d’angolo. La partita prosegue di fatto senza logica né tattica alcuna, vive di lampi, colpi di genio ed errori grossolani… come quello del giuduce di gara che assegna il calcio di rigore decisivo per un fallo su Cerci in realtà commesso fuori dai sedici metri. Si occupa della battuta Menez che chiude l’incontro fissando il risultato sul 3-1 per i rossoneri.