Nel Milan in crescita, anche sul piano realizzativo, c’è un neo: Hakan Calhanoglu. L’ex Leverkusen è infatti ancora a secco. Un problema a livello di testa e non solo…
Il Milan che ha salutato il campionato prima della pausa Nazionali ha dimostrato di essere in crescita: tre vittorie in una settimana tra Serie A e Europa, con 10 gol all’attivo. Higuain è rientrato e ha messo i propri sigilli, Cutrone ha dimostrato la solita fame sotto porta, Suso si è sbloccato e perfino il neo-arrivato Castillejo ha timbrato il cartellino. Tutto bene in attacco, insomma, ma c’è un neo che preoccupa. E si tratta di Hakan Calhanoglu.
Ancora a secco
Come sottolinea La Gazzetta Sportiva in edicola, il nazionale turco sta faticando più del previsto: l’ex Leverkusen, infatti, è l’unico degli avanti rossoneri a non aver ancora segnato neanche un gol stagionale.
La fiducia del tecnico
L’allenatore rossonero lo considera comunque un pilastro del suo 4-3-3, nel quale Calhanoglu è stato trasformato in esterno sinistro d’attacco. “Non è sereno, pensa troppo e si deprime se sbaglia due palloni“, ha spiegato Gattuso più di una volta in questi mesi.
Testa e personalità
Come evidenzia un grafico riportato dalla Rosea, Calhanoglu tocca più palloni durante i primi tempi, per poi calare dopo l’intervallo. E la motivazione non è legata a un aspetto fisico bensì caratteriale. Al ritorno del campionato c’è il derby: una di quelle partite che si vincono prima con la testa e la personalità.
Involuzione
Infine, il quotidiano meneghino ricorda che nella seconda parte della passata stagione, quindi sotto la gestione di Ringhio, Calhanoglu aveva trovato una buona continuità nell’andare a segno: alla fine, 8 gol stagionali. Il Milan attende il suo numero 10…
