Ante Rebic è stato l’ultimo colpo di mercato estivo del Milan: il croato, però, non viene considerato da Giampaolo come uno dei titolari
“Io sono molto felice e orgoglioso di essere qui. Ho parlato con Boban, che mi ha spiegato cosa la società si aspetta da me. È un onore, ma sento anche molte responsabilità, e questo vale per tutti i giocatori del Milan”. Erano state queste, un paio di settimane fa, le parole con cui Ante Rebic si era presentato ufficialmente al Milan, qualche giorno dopo il suo positivo debutto in campionato a Verona. Sembrava potesse essere l’inizio della grande avventura in rossonero: per il croato, invece, le porte della prima squadra si sono chiuse.
Milan, Giampaolo tiene Rebic ai margini
45 minuti in campo con l’Hellas, quindi soltanto 20 giri di lancetta divisi tra Inter e Torino. L’entrata in scena di Rebic in rossonero è più lenta e complicata di quanto ci si possa aspettare. Giampaolo, così come fatto con altri nuovi acquisti, ha dimostrato di prediligere l’assoluta osservanza e conoscenza dei suoi dettami tattici, piuttosto che la freschezza e la motivazioni di chi, invece, potrebbe cambiare le partite con le sue caratteristiche.
La Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna, ha specificato come Marco Giampaolo veda Ante Rebic solo come una freccia offensiva da utilizzare nelle situazioni di difficoltà ed emergenza. Le priorità del tecnico abruzzese, per l’attacco, sono ben altre. Leao, grazie a prestazioni convincenti, sta scalando le gerarchie. Suso, nonostante prestazioni negative, non si tocca. Castillejo, invece, scala posizioni in vista della gara di dopodomani col Genoa.
Le cifre di Rebic in rossonero
Tre presenze, per un totale di 63 minuti complessivi, nessun finora realizzato. Rebic ha fatto il suo debutto ufficiale in maglia rossonera lo scorso 15 settembre contro il Verona. Un cartellino giallo e 45 minuti da seconda punta, accanto a Piatek. Pochi spiccioli di partita, invece, contro l’Inter: sette per la precisione, con il secondo giallo consecutivo sventolatogli dall’arbitro. Col Toro entrata in scena al minuto 78 per rimpiazzare Bennacer: troppo tardi per lasciare il segno.