La forza silenziosa dietro il successo del Milan, ecco il rendimento ritrovato del terzino Davide Calabria.
Minuto 57, ripartenza velocissima della Roma contro il Milan: Tammy Abraham cerca Stephan El Shaarawy con un pallone morbido e preciso, ma Calabria salta e sfiora il pallone quel tanto che basta per sporcare il (pur buono) controllo dell’ex faraone rossonero, agevolando l’uscita di Maignan che neutralizza la pericolosissima azione della Roma. Una fotografia, quella “spizzata” che sembra raccontare bene il suo esecutore.
Davide Calabria è un difensore che non nasce “predestinato” come altri grandi nomi del passato e del presente, ma che si è guadagnato il suo posto di rilievo nella rosa del Milan grazie alla sua professionalità, impegno, abnegazione e attaccamento alla maglia. Calabria possiede tutte le qualità necessarie per eccellere nel suo ruolo: grande concentrazione, senso della posizione, intelligenza tattica e vista periferica. Queste caratteristiche, unite alla sua fine e profonda intelligenza anche fuori dal campo, lo rendono un giocatore all’altezza della storia e delle aspettative legate alla maglia rossonera.
Un capitano senza fascia
Uno degli aspetti più apprezzati di Davide Calabria è la sua capacità di essere un leader anche senza indossare la fascia da capitano. Il suo approccio autorevole ma non autoritario, unito alla sua maturità e affidabilità, lo rendono un punto di riferimento all’interno dello spogliatoio e sul campo. Calabria è sempre pronto a prendersi le proprie responsabilità e a metterci la faccia quando le cose non vanno come dovrebbero.
Come dimostra l’episodio del minuto 57 contro la Roma di Mourinho, Davide Calabria sa farsi trovare pronto nei momenti cruciali, dimostrando che il suo valore va ben oltre le statistiche e i trofei. In un calcio sempre più dominato dai personaggi e dai nomi altisonanti, Calabria è la testimonianza che l’umiltà, il lavoro e la passione possono ancora fare la differenza.
