Il tecnico avrà un’ultima chance, ma non è l’unico a rischiare. Anche i vertici societari sono finiti sotto la lente d’ingrandimento.
Milan, Marco Giampaolo è in bilico, ma non è l’unico a essere sotto esame. Perché quando una barca affonda – così come sta andando giù la società milanista – non può esserci un solo colpevole. La scorsa domenica, in occasione del match contro la Fiorentina, sulle tribune di Sam Siro c’era anche Gordon Singer (figlio di Paul, patron di Elliott), il quale ha assistito alla contestazione della Curva Sud e al disappunto di tutto lo stadio.
La posizione ufficiale di Elliott è che non ci sono stati incontri con i dirigenti, ma è abbastanza logico pensare – come riporta La Gazzetta dello Sport – che siano tutti sotto osservazione. Tutti, nessuno escluso. Non solo Giampaolo, dunque: anche Maldini e Boban sono finiti sotto la lente d’ingrandimento.
Il tecnico ha pochi giorni – e una sola partita – a disposizione per raddrizzare la situazione: se il Milan non dovesse cambiare rotta già contro il Genoa, gara in programma sabato 5 ottobre, si dovrà ricominciare daccapo e potrebbe saltare più di una testa.
Milan, da Giampaolo alla dirigenza: tutti sotto esame
Per il momento, dalla proprietà – che ricorda di non essere assente come i tifosi credono – arrivano segnali di sostegno mei confronti dell’allenatore e della dirigenza. Elliott ritiene di aver messo costruito una grande squadra dirigenziale e giudica ottima la campagna acquisti estiva. Ora, però, si aspetta risposte concrete da tutti.
I dubbi, dunque, non sono solo sul mister, al quale, però, oltre ai risultati e allo “spettacolo” offerto dalla squadra, viene rimproverata anche l’analisi cruda e pessimista fatta dopo la sconfitta con la Fiorentina. Genoa può essere uno snodo cruciale, in un senso o nell’altro. L’obiettivo è ricompattarsi (vertici societari, squadra e tecnico) e ripartire, ma la strada appare in salita.
Le immagini di Milan-Fiorentina 1-3:
