Jesus Suso ha cominciato in sordina la stagione: quella nel derby è l’ennesima prestazione deludente dell’esterno spagnolo, il Milan però lo aspetta
Dov’è finito Jesus Suso? I tifosi del Milan lo aspettano con ansia, così come il suo tecnico Giampaolo. L’unico suo lampo di classe, in questo debutto di stagione, assai complicato per il Diavolo, è stato l’assist recapitato a Calhanoglu nel match contro il Brescia. Per il resto, pochi spunti e tanto, troppo anonimato. La Gazzetta dello Sport, nel numero di oggi, ha analizzato le peregrinazioni dello spagnolo, spostato da Giampaolo in un ruolo che, forse, non digerisce molto.
Milan, per Suso un avvio assai opaco
“Quel pallone pennellato sulla testa di Calhanoglu contro il Brescia e una ripartenza esaltante palla al piede stoppata sul più bello da Asamoah nel derby: due lampi, per uno abituato a brillare come una stella nel cielo del Milan, sono oggettivamente troppo poco. Gli highlights del Suso 2019-20, però, al momento si esauriscono qui e un avvio così opaco è a suo modo una notizia”
“Molto probabilmente, il divario tra il Suso attuale e quello delle stagioni precedenti si è scavato tra le zolle del campo occupate dal 25enne di Cadice in questi primi mesi: con Giampaolo in panchina, Jesus si è dovuto accentrare almeno un paio di volte sulla posizione di trequartista, abbandonando la zona comfort di destra dalla quale sbocciavano gol e invenzioni (compresa quella che ha mandato in rete Calhanoglu contro il Brescia)”.
“Suso trequartista? Ha accettato la sfida e si è messo al servizio”
“Suso, dal canto suo, si è comportato da professionista accettando la sfida e mettendosi a servizio delle idee del nuovo allenatore senza mai borbottare nonostante le prove deludenti e le critiche degli osservatori. Allo stesso tempo Giampaolo ha cercato correttivi al sistema di gioco provato in precampionato, spostando Jesus sulla linea di Piatek ma con licenza di allargarsi sull’out preferito sia col Brescia che a Verona”.
“Il progetto di partenza tuttavia è rimasto in piedi, come si è visto nel primo tempo del derby: per il tecnico rossonero, Suso da “10” alle spalle delle due punte è più di un’opzione. E giovedì sera a Torino l’esperimento potrebbe ripetersi per la terza volta su cinque, perché Giampaolo – che in estate si è battuto affinché la società non cedesse l’ex Liverpool – è ancora convinto delle potenzialità di Suso da trequartista”.
