Antonello e Scaroni al Comune di Milano per decidere sulle sorti dello stadio San Siro in vista del ‘trasferimento’ di Milan e Inter in una nuova struttura.
Proseguono le trattative tra il Comune di Milano, l’Inter e il Milan per risolvere la questione stadio. Il nodo principale, per quanto riguarda l’amministrazione locale, è la gestione dello Stadio San Siro, che rappresenta un patrimonio da non svalutare anche e soprattutto per il vene della città.
Milan e Inter in Comune per sciogliere il nodo San Siro
La domanda di fondo una: cosa sarà dello Stadio Meazza? Le parti in causa non sembrerebbero aver trovato una soluzione unanime e l’accordo sembrerebbe lontano. E questo inevitabilmente potrebbe ritardare il trasferimento delle milanesi in un nuovo impianto.
Antonello: “Incontro utile”
Al termine dell’incontro l’Amministratore delegato dell’Inter Antonello ha espresso la propria soddisfazione per un vertice considerato positivo. “È stato un incontro utile. Ancora una volta i club si sono resi disponibili a proporre idee sul mantenimento di San Siro e a lavorare, come sempre fatto“.
Scaroni: “Avere due stadi vicini è qualcosa che non ricordo di avere mai visto…”
Ascoltando Paolo Scaroni invece emerge un altro quadro decisamente meno roseo: “L’idea di avere due stadi vicini, vecchio e nuovo, uno accanto all’altro, è qualcosa che non ricordo di aver mai visto. Per carità, magari essere “first”, i primi, può essere anche bello, a volte però può essere un po’ stupido […]. Si è molto parlato di ingombro, tre, due o un anello è abbastanza irrilevante da un punto di vista dell’occupazione dello spazio. Il Comune, come da sua delibera, ci terrebbe a tenere l’ingombro. Noi analizzeremo questa come prima ipotesi. Qualora non sia percorribile, per quanto ci riguarda, il Comune si è dichiarato disponibile ad analizzare altre ipotesi che riducano l’ingombro“.