La trattativa tra il Milan e Mehdi Taremi si complica a causa delle richieste esorbitanti degli intermediari e del ruolo di Pedro Pinho.
Il Milan e Mehdi Taremi, attaccante iraniano, sembravano vicini a siglare un accordo. Tuttavia, la situazione ha preso una piega inaspettata con l’entrata in scena di Pedro Pinho, noto intermediario legato al mercato dei lusitani. Quest’ultimo, coinvolto nell’inchiesta “Cartellino Rosso” del 2021, ha complicato le trattative con richieste di commissioni considerate esagerate dal club rossonero.
L’atteggiamento di Pinho ha suscitato non poche perplessità nel Milan. Il Porto, club di appartenenza di Taremi, ha praticamente imposto la sua presenza nella trattativa, un dettaglio che il Milan ha visto come superfluo e dannoso per la buona riuscita dell’accordo. Nonostante le parti avessero trovato un’intesa sulla cifra di 15 milioni più 3 di bonus, le richieste di commissioni da parte degli intermediari hanno creato un ostacolo insormontabile.
Il ruolo cruciale di Pinho
Con la trattativa ormai in stallo, il Milan si trova a dover valutare altre opzioni sul mercato. La ricerca di un nuovo attaccante è in corso, e nomi come Tonny Sanabria e Vangelis Pavlidis sono già circolati come possibili sostituti. La vicenda Taremi sarà ricordata come una delle saghe di calciomercato più intricate degli ultimi anni, con agenti, controparti e commissioni a rendere complesso ogni passo.
In sintesi, sembra che il matrimonio tra Milan e Taremi non avrà luogo. Le richieste esorbitanti e le complicazioni legate agli intermediari hanno reso impossibile una conclusione positiva. Il Milan, ora, guarda avanti, pronto a esplorare nuove opportunità sul mercato.
