Milan-Fiorentina: la conferenza stampa di Gennaro Gattuso
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Direttore: Alessandro Plateroti

Milan-Fiorentina, Gattuso in conferenza stampa: “Domani inizia il nostro campionato”

Gennaro Gattuso

Milan-Fiorentina, la conferenza stampa di Gennaro Gattuso alla vigilia dell’ultima giornata di campionato.

Milan-Fiorentina – Ultima giornata di campionato in vista per il Milan, chiamato ad affrontare la Fiorentina nell’ultima giornata di campionato. I rossoneri dovranno difendere il sesto posto in classifica mentre la Viola sogna di chiudere la stagione con un piazzamento in Europa League.

Milan-Fiorentina, la conferenza stampa di Gennaro Gattuso

Di seguito le dichiarazioni di Gennaro Gattuso in conferenza stampa: “Ho letto che per molti domani sarà l’ultima partita, io dico che domani inizia il nostro campionato. Domani non sarà una partita facile, dovremo fare una grandissima partita. All’andata è stata una partita di sofferenza ma abbiamo giocato con il coltello tra i denti, ci ha dato la convinzione che potevamo stare in campo in maniera diversa“.

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Le condizioni e l’assenza di Suso – Non si può fare nulla. All’ultima punizione dell’allenamento ha riscontrato una piccola lesione ma domani non sarà a disposizione. Chi giocherà domani dovrà farlo con grande veemenza. Suso è importante ma non contano i nomi. Per domani sono molto preoccupato, ho gocato a calcio e so com’è. La pressione ce l’abbiamo tutta noi, sono convinto che domani ci sarà da fare grande fatica. La Fiorentina somiglia un po’ a noi, hanno tanti giovani interessanti. Quando attaccano la profondità fanno paura”.

Su Donnarumma – Donnarumma non ha tirato la maglia ai tifosi dopo la partita contro l’Atalanta. In questo momento ha commesso qualche errore ma ci sta visto quello che ha passato. Da un anno si parla di lui, sicuramente ci ha messo del suo. Futuro? Decideranno lui e la società”.

Gianluigi Donnarumma
Fonte foto: https://www.facebook.com/ACMilan/

Sull’Europa League – Non sono ipocrita, la Champions League è un’altra cosa. Abbiamo sbagliato tanto, ho sbagliato anche io ma ci meritiamo quello che ci stiamo giocando. Abbiamo lasciato cinque punti contro il Benevento, con tutto il rispetto…”.

Sulla Juventus – Ha grande programmazione, fa mercato con due o tre giocatori e mantiene intatta la sua struttura, ha uno stadio di proprietà. Non è forte solo in campo”.

Il compleanno di Nereo Rocco – Tante volte quando sono in difficoltà parlo con lui davanti allo stadio che c’è a Milanello. Io provo grande orgoglio da quando alleno questa squadra. San Siro è casa mia, sono un capo ultrà, sento addosso tutte queste pressioni. Cinque mesi mi sono sembrati cinquant’anni. La mia più grande delusione è stata non dare la gioia della Coppa ai tifosi presenti allo Stadio Olimpico. Mi è bruciata molto quella sconfitta“.

Il bilancio della stagione – Tra sesto e settimo posto cambia. In America ci sono un po’ di soldini da andare a guadagnare, cambia la preparazione. C’è una vita di differenza tra il sesto e il settimo posto. Potremmo stare a lavorare undici giorni a Milanello, potremmo mettere un po’ di regole e mettere le cose in chiaro. Io sono molto più preoccupato per questa partita che per quella contro la Juventus. Le squadre se la giocano, nessuno ti regala nulla”.

Il rimpianto di Gattuso – Non lo so, sicuramente con una condizione fisica ottimale da parte di tutti qualche giocatore potevamo anche farlo riposare. Abbiamo avuto una grande fortuna perché abbiamo avuto pochissimi infortunati. I rimpianti ci sono sempre. Io non sono un fissato del 4-3-3, a me piacerebbe cambiare ma c’è bisogno di lavoro, in questo momento non mi sembra corretto. Il rammarico è questo, avrei voluto giocare in maniera diversa. Nelle partite mi è capitato di cambiare ma c’è bisogno di prepararle le cose, bisogna lavorare sui concetti, bisogna lavorare sul campo“.

Il mercato di Suso – Io ho parlato con Suso, lui non vuole andare via. Ad oggi nessuno è venuto nel mio ufficio. Passano tutti, qualcuno per dire qualche stronzata, qualcuno per dire qualcosa di serio“.

SUSO
SUSO

Sulla Supercoppa – Con la testa non ci sono arrivato al 12 agosto. Sto pensando alla partita di domani, se vinciamo faccio trenta chilometri a piedi. Giocheremo contro una Juve ancora fortissima ma ancora ne manca del tempo“.

Su Riccardo Montolivo – Riccardo è stato il capitano del Milan, è qua da tanti anni. Ho sempre avuto un rapporto molto schietto con lui. A livello umano e professionale non posso dirgli nulla, non ha sbagliato mai una virgola. Contro l’Atalanta ha commesso un errore ma anche a me è capitato nonostante l’esperienza. Rivedendola a campo bagnato con quella palla a metà dovresti pensare di non intervenire ma in clima partita non è facile. Non ha parlato nel post partita perché non se l’è sentita ma non posso rimproverargli nulla“.

Sulla programmazione del nuovo Milan – Più di tre o quattro giocatori non arriveranno e l’ottanta/ottantacinque per cento dei giocatori resteranno con questa maglia. Manca un po’ di malizia, manca un po’ di esperienza e servono tre o quattro giocatori con queste caratteristiche. Serve uno zoccolo duro e serve che la squadra abbia bisogno di una direzione. Vediamo cosa ci dirà l’UEFA ma i numeri sono quelli: entrano tre o quattro giocatori, escono cinque o sei elementi. Politano e Berardi? Vediamo. Sono giocatori interessanti”.

Su Inzaghi e Nesta – Li sento spesso, abbiamo la chat dei campioni del mondo, cazzeggiamo spesso. Sono contento che Sandro sia tornato in Italia. Nesta è ingrassato. Inzaghi? Non mangia, ci credo che non ingrassa. Mangia solo bresaola e riso. Buffon? Non molla mai, se i giovani portieri devono aspettare che lui smetta mi sa che è lunga…”.

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ultimo aggiornamento: 19 Maggio 2018 15:36

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