Il Milan stende lo Shkendija con un punteggio tennistico nell’andata nello spareggio di Europa League. Per risalire all’ultimo successo dei rossoneri per 6-0 bisogna andare alla gara contro la Fiorentina del 2004.
Il Milan, vincitore del campionato nel 2004, si presenta ai nastri di partenza della stagione successiva con i favori del pronostico. La formazione di Ancelotti può contare su un undici stellare, con Shevchenko e Crespo in attacco e Kakà a sostegno. I rossoneri sono proiettati all’inseguimento della Juventus guidata da Capello. Alla 15esima giornata di campionato, a San Siro, il Milan ospita la Fiorentina. E’ il 12 dicembre 2004.
Le formazioni
Ancelotti manda in campo la propria squadra con il consueto 4-3-1-2: Dida, Cafu, Nesta, Maldini, Kaladze, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Kakà, Shevchenko, Crespo. La Fiorentina di Buso risponde con Lupatelli, Delli Carri, Viali, Dainelli, Ujfalusi, Maresca, Piangerelli, Obodo, Chiellini, Miccoli, Riganò.
La gara è uno show rossonero
L’avvio del Milan è subito a razzo con un colpo di testa di Shevchenko fuori dal bersaglio. Poi, al quarto d’ora, Crespo viene steso in area e per l’arbitro non ha dubbio e decreta il rigore: Pirlo si fa respingere il tiro ma Seedorf è lesto a ribadire a rete di testa. Il raddoppio è nell’aria e arriva pochi minuti di dopo con Crespo che supera in uscita il portiere con un tocco sotto. Nella ripresa lo spartito non cambia mentre è il punteggio a aggiornarsi continuamente. Shevchenko, al termine di una grande azione con Kakà, deposita in rete per il tris. Ormai la strada per il Milan è in discesa. Crespo trova la doppietta personale grazie a un diagonale destro di rara potenza e precisione. Shevchenko è ancora lesto al termine di uno scambio con Crespo a riesce a battere Lupatelli in uscita. Infine, con la difesa dei toscani ormai inesistente, è un gioco da ragazzo mettere in rete.