La spaccatura tra il Milan e i tifosi cresce dopo il pareggio con la Juventus. La qualificazione in Champions League è a rischio.
Il Milan vive un momento di difficoltà che sta incrinando il rapporto con i tifosi. Il pareggio a reti inviolate contro una Juventus decimata ha mostrato tutti i limiti di una squadra senza idee e incapace di imporsi. La reazione dei tifosi è stata eloquente: una pioggia di fischi che ha fatto da colonna sonora alla fine della partita. Per la prima volta in questa stagione, il malcontento si è manifestato in modo unanime, mettendo a nudo una spaccatura profonda.
La crisi di gioco e risultati alimenta il malcontento
La formazione guidata da Fonseca appare incapace di trovare soluzioni in campo, anche contro avversari teoricamente alla portata. I giocatori chiave non stanno rendendo secondo le aspettative, e i pochi sprazzi di qualità sono troppo sporadici per mantenere vive le ambizioni stagionali.
La squadra sembra priva di quella personalità necessaria per reagire nei momenti di difficoltà, e ciò rischia di allontanare ulteriormente gli obiettivi fissati a inizio stagione.
Mancanza di coraggio e strategia: obiettivi a rischio per il Milan
Il problema principale emerso nelle ultime gare è la mancanza di coraggio. Contro la Juventus, Fonseca ha preferito un approccio prudente, scegliendo un centrocampo fisico ma poco creativo con Musah e Loftus-Cheek. Questa strategia ha portato a un gioco prevedibile, con poche occasioni da rete e un Morata costretto a fare pressing più che cercare il gol. La prudenza eccessiva non paga, specialmente in un campionato dove ogni punto perso pesa come un macigno nella corsa alla Champions League.
Con appena 19 punti conquistati in 12 giornate, il Milan si trova a 6 lunghezze dalla zona Champions. La classifica è ancora recuperabile, ma il margine di errore è ormai ridotto al minimo. Squadre come Lazio, Fiorentina e Atalanta si stanno dimostrando più solide e in forma, e il tempo per reagire sta rapidamente scadendo. La dirigenza ha chiarito che l’obiettivo minimo è la qualificazione alla Champions League, ma per raggiungerlo servirà ben altro spirito rispetto a quello mostrato finora.