Fonseca lavora per recuperare Theo Hernandez, tassello chiave del Milan in vista della Supercoppa Italiana. Gennaio non risolverà i problemi.
Il Milan di Fonseca ha ritrovato il sorriso con la sofferta vittoria contro il Verona, ma il vero banco di prova sarà la Supercoppa Italiana contro la Roma. Il tecnico portoghese sa che un successo potrebbe trasformare il giudizio su questa prima parte di stagione, ma per raggiungere l’obiettivo è fondamentale recuperare Theo Hernandez.
Theo Hernandez, un pilastro da ritrovare
Il terzino francese, escluso nelle ultime due partite contro Genoa e Verona, è stato messo pubblicamente sotto pressione da Fonseca, che ha dichiarato: “Jimenez adesso è il titolare, Theo deve dimostrare di meritarsi il posto”. Nonostante le smentite su possibili punizioni, è chiaro che il tecnico pretende un cambio di marcia sia sul piano tecnico che su quello comportamentale. Per il Milan, il contributo di Hernandez è imprescindibile, soprattutto in una fase della stagione dove le energie mentali e fisiche sono cruciali.
Mercato di gennaio: nessuna scorciatoia per il Milan
Con gennaio alle porte, c’è chi pensa che il mercato possa offrire soluzioni per la situazione di Theo Hernandez. Tuttavia, il rinnovo del contratto fino al 2026 e l’assenza di offerte concrete da parte di club come Manchester United e Bayern Monaco rendono improbabile un trasferimento nell’immediato.
Fonseca, dunque, non può permettersi di aspettare giugno: il rilancio del francese è una priorità per le ambizioni rossonere. Hernandez è uno dei giocatori più talentuosi della rosa e il Milan non può fare a meno della sua spinta sulla fascia sinistra, soprattutto nella rincorsa alla Champions League. Per ora, il tecnico si affida a Jimenez, ma è evidente che serve il miglior Theo per affrontare al meglio una stagione complessa.
Il momento decisivo potrebbe arrivare proprio in Supercoppa: una prestazione convincente contro la Roma darebbe non solo un trofeo ai rossoneri, ma anche la possibilità di ricucire il rapporto tra Fonseca e uno dei suoi uomini chiave.