Paulo Fonseca, tecnico del Milan, parla dopo la sconfitta contro la Fiorentina. Il mister si concentra sulla squadra e affronta i problemi.
Dopo la pesante sconfitta contro la Fiorentina, Paulo Fonseca non ha usato mezzi termini per affrontare la situazione del Milan. Le quattro sconfitte in nove partite stanno diventando un dato allarmante per il Milan, e il tecnico portoghese è consapevole della necessità di cambiare rotta.
La sconfitta contro la Fiorentina e la reazione di Fonseca
Fonseca ha parlato alla squadra con un tono duro, spiegando che non è il momento per scusarsi o cercare capri espiatori. “Non mi frega un c… dei nomi dei giocatori,” ha dichiarato Fonseca, evidenziando come per lui il concetto di squadra sia l’aspetto più importante. Nonostante il malumore, la pausa è servita per riflettere e prepararsi al meglio per le prossime sfide, a partire dalla partita contro l’Udinese.
La sconfitta contro la Fiorentina non è stata solo un problema di tattica, secondo il tecnico. “Nel primo tempo avevamo meno cattiveria e voglia di correre rispetto a loro,” ha dichiarato Fonseca, segnalando come l’aggressività sia stata la principale mancanza dei suoi giocatori. Per questo, il lavoro psicologico è stato al centro della sua attenzione durante la sosta.
La leadership di Fonseca al Milan e i giocatori insubordinati
Fonseca ha poi parlato della sua leadership. Non si sente un attore e non ha bisogno di dimostrare nulla al pubblico. Il suo stile di gestione si basa sul confronto diretto con i giocatori che hanno deluso le aspettative. È evidente che ci sono stati episodi di insubordinazione che il tecnico non è disposto a tollerare.
Tre giocatori in particolare sono stati al centro delle sue riflessioni, con Tomori e Abraham a rischio esclusione nella prossima partita. Il portoghese ha spiegato chiaramente che chi non rispetta il concetto di spirito di squadra dovrà assumersi le proprie responsabilità. Fonseca non ha escluso che alcuni giocatori possano essere “puniti” con l’esclusione dalle prossime convocazioni.
Fonseca ha dichiarato che il Milan ha bisogno di più leader in campo, con una “leadership condivisa”. Ha sottolineato come la squadra sia ancora in fase di crescita, ma è sicuro che, con il tempo, potrà esprimere il suo potenziale al meglio.