L’amministratore delegato del Milan Gazidis, dalle pagine della Gazzetta, lancia un monito in merito alla situazione del razzismo in Italia
Ivan Gazidis entra a gamba tesa su una piaga che non fa parte solo del nostro calcio, ma anche dell’Italia intera. Il razzismo dilagante che, inevitabilmente, colpisce anche quei calciatori di colore che calcano i campi da gioco del Bel paese. Il problema degli ululati razzisti, salito alla cronaca la sera di Santo Stefano durante Inter-Napoli, si è ripetuto anche nel corso della semifinale di Coppa Italia tra Milan e Lazio. L’obiettivo dei beceri cori è stato il centrocampista rossonero Tiemoué Bakayoko.
Gazidis, sul razzismo: “Deprimente, non sono episodi sminuibili”
L’amministratore delegato del Milan Ivan Gazidis non ha dimenticato quanto è successo nel corso del match tra rossoneri e biancocelesti, rincarando la dose nella sua intervista alla Gazzetta dello Sport. La società di via Aldo Rossi, per quanto possibile, farà di tutto per combattere il cancro del razzismo nello sport.
“Ciò che è accaduto a Bakayoko è inaccettabile, come il fatto che non sia stato dato il giusto peso a quella vicenda e non siano state prese delle decisioni importanti. E’ deprimente, l’Italia non può piegarsi su sé stessa e sminuire episodi simili. Il Milan si impegnerà affinché il calcio italiano diventi più civile, contro ogni forma di discriminazione“.
Milan, Bakayoko e gli ululati razzisti in Milan-Lazio
Il presidente del Milan Scaroni aveva preso immediatamente posizione contro i cori di scherno rivolti a Bakayoko in occasione di Milan-Lazio di Coppa. “Avvilenti” li aveva definiti il massimo dirigente rossonero, rafforzando così la posizione di una società in lotta aperta contro questi fenomeni di intolleranza.
Lo scorso gennaio il capitano rossonero Alessio Romagnoli aveva girato un video, pubblicato poi sui canali social del club, di netta condanna ad episodi di questo tipo. “I colori del Milan esprimono passione, agonismo e rispetto degli avversari. I nostri colori – afferma Romagnoli – devono unire, non dividere. E allora, questa sera a San Siro tutti uniti per il Milan. Ma, ogni giorno, la partita da vincere tutti insieme è contro il razzismo. Rispetto. Per tutti. Sempre“.