Milan, Giampaolo o no, bisogna togliere le zavorre
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Direttore: Alessandro Plateroti

Giampaolo o no, ora bisogna togliere le zavorre!

Castillejo Suso Milan Marco Giampaolo

Da Calhanoglu a Suso, tanto per citarne un paio: il tecnico li ha sempre schierati, nonostante le prestazioni offerte. Perché?

Quattro sconfitte in sei partite. Un disastro! Questo non è il Milan. Ha una bella maglia, certo, ma non è il Milan. La qualità della squadra è modesta, questo è vero, ma certe scelte effettuate da Marco Giampaolo hanno lasciato parecchio a desiderare. Il tecnico – diciamolo! – ci ha messo del suo. Ed è riuscito, con le sue teorie, a farsi detestare dai tifosi, che lo avevano accolto con entusiasmo e grande speranza.

Il maestro abruzzese, ad esempio, ci ha messo un’intera estate e tre partite di campionato per gettare nella mischia Leao. O meglio, per rendersi conto della pochezza tecnica di Samu Castillejo, sul quale aveva con puntato con decisione (troppa decisione) prima di accomodarlo in panchina per far posto al talentuoso portoghese.

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Così come ci ha messo un bel po’ a riconoscere la superiorità – fisica e non solo – di Theo Hernandez rispetto al collega Rodriguez. Ok, il problema alla caviglia ha frenato l’inserimento del francese, ma Giampaolo avrebbe potuto comunque lanciarlo prima, già nel derby.

Suso Milan Verona-Milan
fonte foto https://twitter.com/acmilan

Milan, Marco Giampaolo a un bivio

E che dire di Suso? Lo spagnolo, inutile girarci intorno, è un giocatore normalissimo. Punto! Forse un buon “crossatore”, ovvero uno che – una volta su dieci – la mette dentro bene, ma niente di più. Non è un fenomeno e non ha mai fatta la differenza se non in qualche rara occasione. Eppure, l’idea di mandare in campo un Milan senza l’ex Genoa – considerate le performance, costantemente insufficienti, offerte dall’esterno iberico – non ha mai sfiorato il mister.

Infine, ecco Calhanoglu, un altro dei titolari a prescindere. Mai una critica nei confronti del turco, nonostante finisca spesso – e mal volentieri – tra i peggiori di ogni match. Fin dall’inizio, invece, Paquetà – al quale il talento non manca certo – ha dovuto incassare questo e quell’altro rimbrotto. Non ci sono calciatori vecchi e nuovi, ha sempre ripetuto Giampaolo. Vero. Ma forse figli e figliastri, quello sì.

Le immagini di Milan-Fiorentina 1-3:

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ultimo aggiornamento: 30 Settembre 2019 18:05

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