L’addio di Cutrone ha diviso il tifo milanista. Anche le posizioni di due grandi esperti come Pellegatti e Lodetti sono contrapposte: ecco cosa dicono
La cessione di Patrick Cutrone sta sicuramente dividendo i tifosi in due opposte fazioni. Se da una parte c’è chi comprende che la società debba in qualche modo ripianare il bilancio, andando a “sacrificare” quei calciatori che possano portare a plusvalenze maggiori, dall’altra parte ci sono invece i supporter che non comprendono come possa essere ceduto un calciatore di neanche ventuno anni, autore già di 27 reti in gare ufficiali in maglia rossonera. Un dilemma che sembra destinato a infiammare l’estate del Diavolo: tutto questo nella speranza che il nuovo arrivato Leao faccia subito dimenticare chi è appena partito.
Pellegatti: “Cutrone cessione dolorosa, ma forse manca crescita tecnica”
“Il Milan – ha affermato Pellegatti ai microfoni di Radio Sportiva – purtroppo doveva fare una cessione dolorosa ed ha optato per lui. Lo ha fatto più che altro per una questione tecnica, dato che Marco Giampaolo non era molto convinto di lui. Gennaro Gattuso non l’ha mai inserito titolare, nonostante le condizioni non eccelse di Krzysztof Piatek. Forse quello che imputano al giocatore è una non crescita tecnica”.
Lodetti: “Cutrone? Fossi stato nel Milan non l’avrei dato via”
“E’ un ragazzo valido e giovane. Sta facendo bene anche se ha avuto qualche momento di forma non perfetta. Io non l’avrei mai dato via“. In merito a Suso, Lodetti ha confermato su TMW Radio il suo scetticismo. “Lui trequartista? Se gioca bene nel suo ruolo, io non lo provo in un altro. Lo sappiamo, ha un buon rendimento in una certa posizione. Se l’allenatore non lo vede lì, allora deve trovare altre soluzioni. Spero che faccia bene e che sia all’altezza. Ha dimostrato di avere grandi qualità”. In merito invece a mister Giampaolo. “Non ha avuto grandi squadre, ma se mai si incomincia…“.
