L’analisi di una stagione in bilico tra le delusioni e le speranze del Milan, interpretando le parole di Paolo Maldini.
Le recenti dichiarazioni di Paolo Maldini, rilasciate dopo l’eliminazione del Milan dalla Champions League ad opera dell’Inter, hanno scatenato un’ondata di polemiche. Definendo l’andamento stagionale con un ottimista “8”, l’acclamato direttore tecnico ha sottolineato l’immaturità della squadra, ancora incapace di competere su due fronti differenti, e ha lodato il percorso intrapreso, ricco di risultati sportivi ed economici. Tuttavia, un’attenta analisi delle parole di Maldini e delle aspettative pre-stagionali del club rossonero porta a una riflessione più articolata.
Il 4 luglio 2022, con il Milan fresco di scudetto e il nuovo anno calcistico appena iniziato, lo scenario era molto differente. La squadra, lo staff tecnico e la dirigenza, radunati a Milanello, furono accolti dai cori e dagli incoraggiamenti dei tifosi. In quell’occasione, Maldini delineò l’obiettivo stagionale: riconfermarsi campioni e puntare alla seconda stella.
Interpretando le parole di Paolo Maldini
Nel corso dei mesi, si aggiunsero alla lista degli obiettivi la Supercoppa Italiana, un’avanzata in Coppa Italia e una prestazione di rilievo in Champions League. La qualificazione alla prossima edizione della Champions sembrava un dato di fatto, ma oggi il Milan è quinto in classifica, in bilico tra successo e fallimento.
I risultati parziali non sono stati all’altezza delle aspettative: sconfitta in Supercoppa Italiana contro l’Inter, eliminazione in Coppa Italia dal Torino, e un esito negativo in Champions League, sempre contro l’Inter.
Il Milan ora ha bisogno di nove punti nelle ultime tre partite per salvare l’orgoglio e risalire in classifica, avendo un altra “pseudo finale” contro la Juventus proprio a Torino. Tuttavia, definire l’andamento stagionale 2022-23 con un “8” appare un’interpretazione molto ottimistica, quasi in contrasto con la realtà dei fatti. Il percorso in Champions League può certamente essere valutato positivamente, ma senza la qualificazione alla prossima edizione, nulla sembra poter salvare una stagione contraddistinta da alti e bassi.