Una serata climaticamente uggiosa riflette l’umore dei tifosi rossoneri: il Milan attraversa un momento complicato.
La pioggia che ha inzuppato San Siro nella notte di Milan-Udinese non era nulla in confronto al diluvio di fischi che ha risuonato negli orecchi di Stefano Pioli e dei suoi giocatori. Una protesta dei tifosi milanisti, insoddisfatti delle prestazioni della squadra, che non si era sentita da tempo. Fino a ieri, Pioli era rimasto immune a tali manifestazioni, nonostante i mesi turbolenti e le sconfitte nei derby del 2023.
Tuttavia, l’ultima performance del Milan è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un 4-4-2 poco convincente ha visto Giroud e Jovic incapaci di incidere in attacco, con Leao troppo isolato e circondato da avversari. Senza gioco, ritmo o idee, il Milan è crollato sotto la pressione dell’Udinese, con Pereyra che ha suggellato la sconfitta rossonera con un gol su rigore. I fischi del pubblico sono stati l’eco naturale di una serata da dimenticare.
Un periodo tenebroso per i rossoneri
Sembra che il Milan stia vivendo la legge di Murphy: “Quando piove, diluvia”. E la pioggia sembra non smettere di cadere sulla squadra, in crisi da tre settimane. Problemi fisici frequenti, come quelli di Theo e Krunic, stanno minando la coesione del gruppo. E mentre il gioco sul campo latita, anche i preparativi a Milanello non sembrano dare i frutti sperati.
Ma la sfida più grande è dietro l’angolo: il temibile PSG. Martedì i francesi saranno a San Siro e tutto ciò che i tifosi milanisti sperano è di vedere finalmente il sole risplendere sulla loro squadra. Ma ad oggi, si prospetta più che altro una triste uscita di Champions League sotto i colpi di Mbappé.
