Fabio Paratici, possibile nuovo ds del Milan, ha incontrato l’agente di Roberto De Zerbi. Tutti i dettagli.
In casa Milan si respira aria di cambiamento. La società rossonera sta valutando con attenzione ogni mossa in vista della prossima stagione, dalla dirigenza alla guida tecnica. Dopo un campionato sotto le aspettative, il club sembra intenzionato a rivedere l’intera struttura, partendo da chi dovrà gestire il mercato e scegliere l’allenatore.

Un incontro che può cambiare il futuro del Milan
Il nome più caldo per il ruolo di direttore sportivo è Fabio Paratici, ex Juventus e Tottenham, un profilo che garantirebbe esperienza e competenza internazionale. I contatti tra le parti si fanno sempre più fitti, e proprio nella giornata di oggi, sabato 29 marzo, Paratici è stato protagonista di un incontro che potrebbe svelare molto del futuro rossonero.
De Zerbi, Araujo e un’agenzia al centro dello scenario
Il dirigente ha pranzato a Milano con Edoardo Crnjar, procuratore e fondatore dell’agenzia Excellence Sport. Un dettaglio apparentemente di routine, se non fosse che tra gli assistiti di Crnjar figura Roberto De Zerbi, attuale allenatore del Marsiglia e già accostato al Milan come possibile successore di Sergio Conceição.
Il tecnico italiano rappresenta una pista affascinante ma, per ora, considerata alternativa rispetto ai nomi più gettonati: Antonio Conte, legato al Napoli fino al 2027, e Massimiliano Allegri, sostenuto fortemente dal CEO rossonero Giorgio Furlani. Tuttavia, l’incontro con il suo agente alimenta le voci su un possibile interesse concreto da parte del Milan.
Ma non finisce qui. La stessa agenzia cura anche gli interessi di Ronald Araujo, difensore del Barcellona. Il centrale uruguaiano, classe 1999, potrebbe rappresentare una suggestione di mercato per rinforzare il reparto difensivo. Non è escluso che anche lui sia stato al centro del confronto tra Paratici e Crnjar.
Il Milan non sta solo cercando un nuovo direttore sportivo: il pranzo tra Paratici e l’agente di De Zerbi è un chiaro segnale che la rifondazione rossonera è già cominciata, e potrebbe portare proprio l’ex tecnico dello Shakhtar sulla panchina di San Siro.