Milan, la bomba di mercato: Sarri candidato alla panchina

Milan, la bomba di mercato: Sarri candidato alla panchina

La panchina di Gattuso traballa sempre di più: tra i tanti nomi dei possibili successori, Sportmediaset ha rivelato come il favorito possa essere Sarri

Il Milan, sabato sera contro il Toro, si gioca una buona fetta di stagione. Lo conferma la classifica, con i rossoneri quarti a quota 56 in compagnia dell’Atalanta: la Roma è lontana solo un punto, il Torino tre, la Lazio quattro. Dopo la scoppola rimediata nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, con i rossoneri sbattuti fuori da una Lazio nettamente superiore, adesso non bisogna più sbagliare. Si va ovviamente avanti con Gattuso, fino alla fine: la dirigenza, però, ha iniziato le grandi manovre per cercare il successore.

Milan, per Sportmediaset il dopo Gattuso si chiama Sarri

La bomba, lanciata dal sito Sportmediaset, è di quelle in grado di scuotere il mondo del calcio italiano. Il Milan, in caso di fallimento Champions, avrebbe deciso di affidare la panchina nientemeno che a Maurizio Sarri. Il tecnico toscano, dopo gli anni belli di Napoli, non sta vivendo una stagione esaltante con il Chelsea.

L’addio a fine anno non è un’utopia: in questo caso, i rossoneri sarebbero pronti a fiondarsi sull’allenatore. Lo stesso entourage di Sarri, come conferma Sportmediaset, avrebbe dato un assenso di massima all’operazione.

Gennaro Gattuso

Milan, gli altri nomi in lizza per la panchina

Quella che porta a Maurizio Sarri è una strada affascinante, ma non priva di insidie. Tutto dipenderà, infatti, da come si concluderà la stagione londinese dell’ex allenatore di Napoli ed Empoli. Leonardo e il resto della dirigenza, quindi, si guardano attorno per valutare le possibili alternative. Piacciono (e non poco), Leandro Jardim, Eusebio Di Francesco,Unai Emery, Mauricio Pochettino e Rudy Garcia.

Il francese, ormai a un passo dalla rescissione del contratto con l‘Olympique Marsiglia, potrebbe essere quello più facilmente contattabile. L’impressione, però, è che i dirigenti rossoneri prendano tempo, per capire anche quali saranno i risultati di fine stagione.

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