Milan, l’affondo di Sacchi: la critica alla società rossonera
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Milan, l’affondo di Sacchi: la critica alla società rossonera

Arrigo Sacchi

Arrigo Sacchi critica duramente la società del Milan, parlando di mancanza di visione, competenza e stile. Ecco cosa ha detto.

Il Milan si trova in una delle stagioni più complesse degli ultimi anni. La squadra rossonera occupa attualmente il nono posto in Serie A e ha già salutato la Champions League con una prematura eliminazione. L’unica speranza per salvare parzialmente l’annata è la finale di Coppa Italia contro il Bologna, in programma il 14 maggio. Un appuntamento che potrebbe regalare una gioia ai tifosi, ma che non basta a mascherare le incertezze sul futuro.

Milan Supercoppa Riad
Milan Supercoppa Riad

Il momento difficile del Milan

La programmazione per la prossima stagione è ancora lontana da una definizione chiara: il club è alla ricerca di un nuovo direttore sportivo e si riflette anche su chi sarà il successore di Sergio Conceiçao in panchina. In questo scenario di confusione, è intervenuto l’ex allenatore Arrigo Sacchi, che dalle colonne de La Gazzetta dello Sport ha lanciato una critica diretta alla dirigenza rossonera.

La dura critica di Sacchi

Sacchi non ha usato mezzi termini per analizzare la situazione: “Quando si parte con una società che non ha storia, visione, competenza e stile, è molto probabile che sorgano problemi. Questi aspetti vengono prima della squadra. La società è la base. Se mancano questi elementi, allora le difficoltà sono inevitabili. È più un problema strutturale che di squadra, un buon club costruisce una buona squadra e non il contrario”.

Con queste parole, l’ex tecnico ha messo in evidenza come le difficoltà del Milan derivino da problemi strutturali, più che da limiti tecnici. La sua riflessione si estende anche alla finale di Coppa Italia: “Chi è favorito? Domanda difficile. Io non sono più dentro al sistema, ma se il Milan avrà un club all’altezza, con idee chiare e giocatori scelti bene, allora potrà tornare grande. Ma serve coerenza. Non puoi dire ‘voglio un fantasista’ e poi prendere un altro tipo di profilo. Poche idee, ma chiare”.

Infine, Sacchi ha ricordato il glorioso passato rossonero per indicare una possibile via da seguire: “La FIFA ha riconosciuto il Milan del 1989 come la miglior squadra della storia. Avevo giocatori bravi, ma ancora più grandi persone. Gente che dava tutto, in campo e fuori. Questo grazie anche a una società solida, a un presidente eccezionale come Silvio Berlusconi, che ci ha sempre sostenuti”.

Con queste parole, Sacchi lancia un messaggio chiaro: solo una società forte, con visione e competenza, potrà riportare il Milan ai vertici. La finale del 14 maggio potrà essere un momento di gioia, ma senza basi solide, il futuro resta incerto.

Leggi anche
Juventus: brutto infortunio, tegola pesantissima per Tudor

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 5 Maggio 2025 18:18

Juventus: brutto infortunio, tegola pesantissima per Tudor

nl pixel