Zvonimir Boban sta per tornare al Milan nelle vesti di dirigente. L’attuale vice di Infantino alla Fifa avrà un compito molto delicato: ecco quale
All’interno delle ufficializzazioni che dovrebbero esserci la prossima settimana c’è anche il suo nome: quello di Zvonimir Boban, bandiera del Milan a cavallo tra anni ’90 e 2000 che, dopo un lungo periodo di lontananza dalla squadra che ne ha segnato la carriera, sta per tornare all’ombra della Madonnina. Ovviamente non nelle vesti di calciatore: per lui è pronto un ruolo ricamato quasi su misura ma che sarà di grande utilità per le sorti del club. Ne parla la Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna.
Milan, con Boban si riapre il dialogo con l’Uefa sul FPP
Zorro Boban, come ricorda la Rosa, affiancherà Paolo Maldini all’interno del settore tecnico-sportivo, occupandosi però di una branca molto particolare: quella delle relazioni con le istituzioni calcistiche, a livello nazionale, continentale e mondiale.
Non sarà certo un problema per il croato, attuale vice-presidente della Fifa. La sua conoscenza del funzionamento di queste macchine istituzionali sarà molto importante. Come ricorda la Gazzetta, poi, il dialogo probabilmente più delicato andrà in scena, in questi mesi, con la Uefa e riguarda il Fair Play Finanziario. Il Milan rischia infatti una seconda sanzione (vero e proprio unicum) che potrebbe essere ben più pesante della precedente.
Boban e le idee di rifondazione del Fair Play Finanziario
L’attuale vice presidente della Fifa era stato chiaro a inizio anno: “Bisogna riformare il FPP. Mi limito a fotografare l’esistente e, ovviamente, devo elogiare i risultati del lavoro di questi dieci anni, necessario per mettere in sicurezza i conti del sistema calcio. Però, pur essendo giusto vigilare sulla salute delle società, le norme che impongono il pareggio di bilancio non possono impedire ai nuovi arrivati di fare investimenti. Inter e Milan, ad esempio, sono in questa condizione“. Il dialogo con Nyon può cominciare.
