Il giovane talento portoghese Leao del Milan, acclamato e supportato, si trova ora di fronte a una sfida di maturità e carisma.
L’estate è stata generosa con Rafa Leao: ha ottenuto la maglia numero dieci, un contratto rinnovato, un ruolo di protagonista nel Milan e l’affetto incondizionato dei tifosi. Di fatto, in ogni match, ha dimostrato di essere un valore aggiunto.
Tuttavia, l’ultima rete di Leao risale a un mese e mezzo fa. E, nonostante abbia mostrato brillantezze contro l’Udinese, sembra che abbia pesato di più ciò che avrebbe potuto offrire di più. Dopo l’ultima partita, mentre i fischi risuonavano a San Siro, Leao si è diretto immediatamente negli spogliatoi, evitando di confrontarsi con la curva sud. Uno scenario già visto dopo la sconfitta contro il Psg.
Il Milan alla ricerca di nuovi leader
Il Milan sente l’assenza di veri leader. Sebbene figure come Ibra, Tonali e Theo abbiano incarnato la personalità e il carisma, questa stagione ha evidenziato un vuoto in questo senso. Il Milan non subiva due sconfitte consecutive a San Siro dal 2019, un periodo buio per il club. Il denominatore comune di queste sconfitte sembra essere un Leao meno incisivo. Eppure, non segna da quel match vittorioso di settembre contro il Verona.
La questione della leadership è cruciale, specialmente perché Leao ha ricevuto ogni possibile attestazione di stima. Con l’ingaggio più elevato e la completa fiducia dei dirigenti, è tempo per lui di dimostrare vera grinta e carisma, in particolare nei momenti di tensione e di aspettativa da parte dei tifosi.
Il momento della verità
Ad agosto, Leao aveva dichiarato di sentirsi un leader del Milan. Ora, con il Psg che sta per arrivare a San Siro, ha l’opportunità perfetta per dimostrare che può davvero essere il leader di cui il Milan ha bisogno.