Milan: l’evoluzione tattica di Pioli, cosa succede

Milan: l’evoluzione tattica di Pioli, cosa succede

L’adattabilità tattica di Stefano Pioli al Milan: un viaggio attraverso diverse formazioni, cosa ha fatto il tecnico dei rossoneri.

Nel suo percorso con il Milan, Stefano Pioli ha mostrato una notevole capacità di adattarsi e innovare tatticamente. Dal 2019, l’allenatore rossonero ha sapientemente navigato attraverso una varietà di moduli, dimostrando la sua maestria nel calciomercato. Inizialmente, Pioli ha reinterpretato il classico “WM” in una versione moderna, adottando una struttura “3+2”. Questa formazione vedeva tre difensori centrali – i due centrali e il mediano – coadiuvati dai terzini, Calabria e Theo Hernandez, che avanzavano per gestire il gioco a centrocampo. Questa configurazione è stata fondamentale nel processo costruttivo del Milan, come dimostrato nella partita contro il Lecce del 20 ottobre 2019.

Stefano Pioli

L’evoluzione tattica di Pioli

Inizialmente, Pioli ha adottato il 4-3-3 per rispettare il lavoro del suo predecessore, Giampaolo. Ha poi evoluto il modulo in un 4-4-2, prima di adottare il 4-2-3-1, che ha portato allo scudetto del 2022. Il derby del 2020 ha segnato il debutto di questo schieramento, con attaccanti come Castillejo e Rebic a supporto dell’indiscusso Ibra.

Nel 2022, Pioli ha introdotto una difesa a tre, inizialmente nel pareggio contro la Cremona. Questa tattica è stata successivamente ripresa con successo, come nella vittoria contro il Tottenham nel febbraio 2023, che ha assicurato la qualificazione ai quarti di Champions League.

Adattamenti recenti e futuri

L’estate ha visto Pioli ritornare al 4-3-3, una decisione influenzata dalle caratteristiche dei giocatori disponibili, come LoftusCheek e Reijnders. Questo modulo ha permesso di valorizzare le qualità di Pulisic e Leao, mantenendo la costruzione “3+2” come elemento costante della tattica di squadra. Anche se Pioli ha mostrato flessibilità, come nelle partite contro il Verona e l’Udinese, dove ha presentato varianti del 4-3-3 e 4-2-4.

La prossima sfida contro la Fiorentina potrebbe vedere un ulteriore cambiamento tattico, dimostrando che Pioli non è intransigente, ma un stratega camaleontico, sempre pronto a adattarsi alle circostanze e sfruttare al meglio il potenziale della sua squadra. Questo approccio flessibile e innovativo è stato un fattore chiave nel successo recente del Milan e promette di essere determinante anche nei prossimi impegni della squadra.