Milan, medie voto da brivido! L’analisi della Gazzetta

Milan, medie voto da brivido! L’analisi della Gazzetta

Le medie voto dei giocatori del Milan, dopo sei giornate, sono disastrose: l’emblema di uno dei peggiori inizi stagionali di sempre

I numeri, come si suole dire, hanno sempre ragione. Anche quelli assegnati seguendo criteri non propriamente oggettivi, come possono essere le pagelle di fine gara per i calciatori. Analizzando i voti dati dai giornalisti della Gazzetta dopo ciascuna delle sei partite finora giocate dal Milan in campionato, emergono dati impietosi e medie voto emblematiche. Ecco la sintesi della Rosea.

Milan, medie voto pessime dopo sei giornate!

Il Diavolo ha una pagella da brividi. Probabilmente persino peggio di quanto si potrebbe pensare. Scorrendo i voti Gazzetta, infatti, e prendendo in considerazione i giocatori con almeno novanta minuti nelle gambe, nella rosa rossonera ci sono solo due elementi in grado di vantare una media voto sufficiente: Donnarumma e Leao“.

E cioè un portiere che, a parte gli errori di Torino, ha saputo tenere in piedi i compagni – o quanto meno limitare i danni – e uno degli ultimi arrivati che forse, proprio per questo motivo, riesce ancora a scendere in campo con la testa sgombra. Nello specifico, Gigio ha una media del 6,08 (sei partite valutate) e Rafael presenta un sontuoso 6,66 (tre gare valutate), dopo essere stato l’unico raggio di luce nella orrenda notte di San Siro con la Fiorentina“.

Gianluigi Donnarumma

Milan: togliendo Gigio e Leao, si brancola nel buio

Per il resto, si brancola appunto nel buio. Praticamente tutti gli uomini più importanti, quelli che dovrebbero essere i punti di riferimento o i giocatori con le qualità più riconosciute e riconoscibili, sono ampiamente al di sotto dei loro standard. Piatek è il peggiore, con uno schiacciante 5,08 (sei partite valutate), seguito a ruota da Suso (5,16, sei partite valutate), Rodriguez (5,37, quattro partite) e Calhanoglu (5,41, sei partite)”.

Ampia la schiera dei 5,5 (Calabria, Musacchio, Kessie, Bennacer), e poi ci sono coloro che sono a ridosso della sufficienza come Hernandez (5,83, tre partite), Castillejo (5,75, due partite), Romagnoli (5,66, sei partite) e Paquetà (5,62, quattro partite). Insomma, un Milan al momento bocciato, come raccontano i voti: l’anno scolastico è ancora lungo, ma occorre iniziare a studiare sul serio“.

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