Milan, il centrocampista tedesco Kramer ammette: “So che i rossoneri mi seguono…”

Milan, il centrocampista tedesco Kramer ammette: “So che i rossoneri mi seguono…”

Il campione del Mondo del 2014 ha parlato di un suo possibile futuro al Milan: “Non ricordo tedeschi in rossonero, ma non posso scordare Pirlo

C’è nuovo nome per il centrocampo del Milan. Si tratta di Christoph Kramer, mediano tedesco in forza al Borussia Moenchengladbach, campione del Mondo con la Nazionale nel 2014 e già seguito in passato da Juventus e Napoli. Queste le sue parole alla Gazzetta dello Sport: “Ho detto no al Napoli per la camorra? E’ un’idiozia, non mi risulta che i giocatori azzurri se la passino male. Milan? E’ curioso che spesso arrivino richieste per me dalla Serie A. Dopo Napoli e Juventus ora anche i rossoneri… Sono venuto a sapere che hanno chiesto informazioni, che mi valutano, ma detto sinceramente non c’è una vera e propria trattativa. Mi dicono siano venuti a vedermi giocare a Firenze quando con il Borussia abbiamo battuto la Viola, ma non ne sapevo nulla“.

Kramer: “Difficile immaginare Milan senza Berlusconi

Il centrocampista tedesco ha quindi continuato: “Per me Milan e Berlusconi sono un tutt’uno. Nei miei ricordi sono una cosa sola. Non è facile immaginare il Milan senza Berlusconi. E’ un po’ come Ferguson al Manchester United e Wenger all’Arsenal. Tutti loro hanno scritto capitoli importanti e gloriosi delle rispettive società. Cosa penso della cessione? Nel calcio moderno bisogna ottenere subito risultati e avere successo. C’è molta fretta da parte di tutti, e non c’è pazienza. Non so perché Berlusconi volesse vendere la società, se lo ha fatto però evidentemente ne era convinto“. Sui connazionali in maglia rossonera, però, Kramer si fa trovare poco preparato: “Non li ricordo. I miei primi ricordi calcistici sono legati al mondiale del 1998. Quelli relativi ai campionati esteri sono ovviamente successivi. So che hanno indossato quella maglia, e che con il Milan hanno anche vinto, ma non li ricordo in rossonero. Non posso invece dimenticare il Milan di Pirlo, Seedorf e Cafu: quella era una squadra pazzesca“.

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