Un messaggio d’auguri molto sobrio, comparso su Twitter e Instagram: così il Milan ha voluto festeggiare i 55 anni dell’amministratore delegato Ivan Gazidis
“Happy birthday to our Chief Executive Officer, Mr. Ivan Gazidis, as he turns 55 today ?⚫️ Oggi il nostro Amministratore Delegato, Ivan Gazidis, compie 55 anni: buon compleanno ?⚫️”. Questo il sobrio messaggio d’auguri lanciato via Twitter e Instagram dai canali ufficiali del Milan per festeggiare i 55 anni di Ivan Gazidis. Poche parole, in uno stile comunicativo che finora ha contraddistinto l’operato in Italia del manager sudafricano a partire dal suo avvento, nel dicembre del 2018.
Gazidis e il progetto di un Milan giovane e competitivo
Ivan Gazidis è stato l’uomo a cui la nuova proprietà americana di Elliott ha dato il compito di rivoltare il Milan come un calzino. Un cambio di approccio netto rispetto alla lunga epoca Galliani, legato anche alle diverse contingenze e a un periodo storico che non può essere paragonabile. Gazidis ha infatti una formazione prettamente anglosassone ed è reduce da una esperienza più che decennale all’Arsenal, diventato a partire dagli anni 2000 una fucina di grandi talenti da lanciare nel mondo del calcio.
Molti addetti ai lavori, ovviamente, hanno storto il naso in merito alla possibilità di trasferire in toto questo modello al Milan: i rossoneri sono, infatti, tra i club più titolati al mondo. Una squadra a cui, per tradizione, non basta partecipare alle competizioni. Una società che è stata per decenni marchio di successi e bel gioco. Obiettivi a cui Gazidis vuole arrivare, attraverso però un percorso di medio-lungo termine.
Il rilancio del Milan nella prospettiva di Elliott e Gazidis
Per tornare ai massimi livelli bisogna anzitutto sistemare i conti. Essere dunque in linea con i parametri Uefa sul Fair Play Finanziario e azzerare i debiti. Quindi, è necessario investire pesantemente sul marketing: da qui il progetto di un nuovo San Siro. Infine, acquistare giocatori giovani e di belle speranze da far crescere e maturare. La strada per tornare ad essere grandi è lunga e in salita, ma affascinante.