Per Marco Giampaolo non è un periodo molto felice: il suo Milan non decolla e, secondo quanto dichiarato da Agi Pro, la quota del suo esonero è in picchiata
Essere nei panni di Marco Giampaolo, in questi momenti, non dev’essere per nulla facile. Il tecnico rossonero infatti non ha cominciato al meglio la sua avventura col Milan: due vittorie (certamente non convincenti dal punto di vista del gioco) e due ko contro Udinese e Inter nelle prime quattro giornate di Serie A. Il calendario metterà di fronte al Diavolo due impegni probanti: in trasferta contro l’ostico Torino e, poi, a San Siro con una Fiorentina in cerca di riscatto. Ciccare i prossimi due appuntamenti ravvicinati potrebbe addirittura essere fatale per Marco Giampaolo. Lo dicono anche i bookmakers.
Milan, Agi Pro: Giampaolo, esonero più probabile anche per i bookmakers
L’agenzia di stampa AgiPro, infatti, ha diffuso le quote di una delle più note agenzie di scommessa in Italia, riguardanti la possibilità di esoneri di Giampaolo a campionato in corso. Se prima dell’inizio della Serie A la quota si attestava a 7.50, dopo il ko di Udine è subito precipitata a 4.50. Dopo la sconfitta nel derby l’addio del tecnico è pagato a poco più del doppio della posta: 2.50.
Nella poco piacevole classifica degli allenatori a rischio esonero il rossonero è al momento quinto. Davanti a lui ci sono Juric (2.00), Corini (2.05), Liverani (2.20) e Montella (2.25).
Ancelotti e Lippi predicano pazienza
Ancelotti, a Radio Anch’io Sport, cerca di gettare acqua sul fuoco. “Non è un momento positivo, la squadra è ancora alla ricerca di un’identità precisa e quando sei in mezzo al guado è complicato, le cose non vengono naturali nonostante ci sia la volontà. Serve pazienza, è arrivato un nuovo tecnico con idee diverse e nuovi giocatori che devono ancora essere inseriti”.
Lippi, ai microfoni di Radio Sportiva, dice la sua. “Giampaolo? Deve essere brava la società Milan che, se l’ha scelto ed erano tutti convinti che la scelta fosse giusta, deve stargli vicino e capire che se lui non fa giocare certi giocatori è perché non li ritiene idonei per quello che vuole fare“.
