La tensione sale a San Siro con Gatti, la barricata bianconera contro l’agilità di Leao del Milan, Pioli chiama scuse.
La sfida tra Milan e Juventus ha riservato momenti di autentico spettacolo, con il difensore bianconero Gatti che è diventato il fulcro di molte discussioni post-match soprattutto per Pioli. Il suo incarico era chiaro: mettere un freno alla vivacità di Rafael Leao. Secondo le parole del tecnico del Milan, Pioli, Gatti avrebbe commesso ben “22 falli” prima di essere ammonito. Tuttavia, un’analisi più precisa rivela una realtà differente: i dati Opta evidenziano che Gatti ha effettivamente commesso solo 5 dei 16 falli juventini totali durante l’incontro.
Il timore di Allegri e la sostituzione strategica
La tensione per il possibile secondo giallo ha portato Allegri a una decisione cauta. Con solo 12 minuti rimasti sul cronometro, il tecnico bianconero ha optato per una sostituzione, richiamando Gatti in panchina per evitare un’eventuale espulsione. Inizialmente, sembrava che Daniele Rugani avrebbe lasciato il campo, ma l’attenzione si è poi spostata su Gatti, già ammonito per un fallo su Leao.
Mestiere e agonismo sul campo
Gatti ha dimostrato una buona dose di mestiere nel suo duello con Leao. Sebbene i falli non fossero plateali, un tocco di cattiveria agonistica ha condito una serata di sfida intensa contro un avversario di talento. Alla sua venticinquesima apparizione in Serie A, Gatti ha mostrato una solidità sia fisica che mentale, cercando di tenere a bada l’agile Leao.
L’arbitro Mariani ha estratto il cartellino giallo dopo alcuni richiami, ma la pronta reazione di Allegri ha evitato ulteriori complicazioni, garantendo a Gatti l’opportunità di lasciare il campo con una prestazione positiva, nonostante le lamentele di Pioli che ha evidenziato il comportamento di Gatti come uno degli aspetti negativi in una serata che aveva immaginato diversamente.