Analisi delle problematiche difensive del Milan e delle scelte di Pioli. Tra prestazioni altalenanti e la ricerca di un equilibrio.
Il percorso del Milan tra luci e ombre mette in luce la costante lotta di un reparto difensivo alla ricerca della stabilità. Nonostante due prestazioni incoraggianti contro Napoli e Rennes, con altrettanti clean sheet che sembravano preannunciare un cambio di rotta, la difesa del Milan ha mostrato nuovamente le sue fragilità. L’ultima partita, in cui il Monza ha inflitto una pesante sconfitta ai rossoneri, riaccende i riflettori sui limiti di un settore che alterna momenti di solidità a fasi di evidente difficoltà.
L’undicesima retroguardia del campionato
L’attuale posizione del Milan come undicesima difesa del torneo solleva interrogativi e preoccupazioni. Con una differenza marcata tra le prestazioni in casa e quelle esterne (7 gol subiti al Meazza contro 24 lontano da Milano), emerge una disparità che Stefano Pioli dovrà indirizzare per ristabilire un equilibrio.
Analisi delle scelte di Pioli
La scelta di schierare Thiaw, da poco rientrato da un lungo infortunio, ha sollevato dubbi, soprattutto alla luce dei gol subiti. Pioli, tuttavia, ha difeso la sua decisione, sottolineando la prontezza fisica del giocatore. Nonostante ciò, le difficoltà in fase difensiva non sono riconducibili unicamente alle prestazioni individuali, ma a un problema più ampio di gestione delle transizioni avversarie e di copertura.
Nonostante il Milan vanti il secondo attacco più prolifico del campionato, grazie alle prestazioni di Giroud, Loftus-Cheek e Pulisic, le insufficienze difensive minano l’efficacia complessiva della squadra. Questa incongruenza tra una solida fase offensiva e una difesa meno affidabile pone il Milan di fronte alla necessità di trovare un migliore equilibrio per ambire a posizioni di vertice in classifica.
La sfida di Pioli sarà quindi quella di rafforzare la coesione e l’efficienza del reparto difensivo, senza sacrificare la spinta offensiva. In questo contesto, il tecnico rossonero si trova davanti a un bivio strategico: insistere sulla filosofia di gioco che privilegia l’attacco o rivedere gli equilibri per ridurre la vulnerabilità difensiva.