Rafael Leao ha avuto un inizio di stagione complicato: una rete con la Fiorentina poi più nulla, col serio rischio di una svalutazione del suo cartellino
Con 35 milioni di euro sborsati al Lille la scorsa estate, Rafael Leao è stato senza dubbio il colpo a sensazione del mercato del Milan. Per questo ragazzo classe 1999, di bellissime speranze, il Diavolo aveva speso una cifra ingente, scommettendo moltissimo sulla sua crescita. Le statistiche della sua ancor breve carriera sottolineano comunque un elemento: non si tratta (almeno per adesso) di un goleador. Ci vorrà un grande lavoro in allenamento per migliorare una freddezza sotto porta che ancora non c’è. Il problema, per il Milan, è che Leao segna poco e, in più, sembra scendere in campo con un’anarchia e un’indolenza controproducenti. Il rischio svalutazione, così, è alto.
Milan, Leao uscirà dalla crisi?
E’ la domanda che si è posta anche la Gazzetta dello Sport, in un articolo dedicato al portoghese. C’è il rischio che i 35 milioni spesi dalla società di via Aldo Rossi svaniscano pian piano? E’ ancora troppo presto per dare un giudizio: continuando così, però, la sua svalutazione è inevitabile.
C’è da dire, a discolpa del ragazzo, che questo giocatore è entrato nel mondo Milan in uno dei periodi peggiori. La squadra è molto giovane, la classifica imbarazzante. Non è dunque facile uscire da queste sabbie mobili. Uno come Ibra, da questo punto di vista, farebbe molto comodo. Accanto a lui Leao potrebbe crescere con maggiore tranquillità.
Le cifre della crisi
Rafael Leao, da poco passato alla corte di Jorge Mendes, paga anche la sua difficile collocazione in campo. E’ prima punta, seconda punta o esterno? Pioli, per adesso, lo vede come alter-ego di Piatek al centro del tridente. Le cifre parlano di una sola rete e un assist in 9 partite disputate in Serie A (515 minuti).