L’attaccante croato, da quando veste la maglia del Milan, ha visto il campo col contagocce: Pioli ha dichiarato di volere di più da lui
Le dichiarazioni di Stefano Pioli nella conferenza stampa di oggi in vista di Roma-Milan non lasciano spazio a nessuna interpretazione. “Rebic? Può fare meglio. Ha le qualità per fare bene, da lui mi aspetto un contributo superiore“. Una frase dietro la quale si celano due certezze. La prima è che, al momento, l’attaccante croato è abbastanza indietro nelle gerarchie offensive del tecnico emiliano. La seconda è che finora, stando almeno al tecnico, il giocatore non si è ambientato a dovere nel mondo Milan.
Milan-Rebic, un impatto deludente
Si può definire deludente l’impatto di un calciatore che ha giocato così poco come Rebic? Probabilmente sì. Se infatti né Giampaolo, né tanto meno Pioli hanno deciso di puntare su di lui, qualcosa che non va deve esserci. E’ stato lo stesso tecnico, oggi, a dichiarare come si attenda di più da un calciatore di personalità ed esperienza come Ante Rebic.
Il Rebic che fa panca nel Milan, infatti, è lo stesso che gioca da titolare fisso con la Croazia: nazionale in cui è stato tra i protagonisti della splendida cavalcata ai Mondiali del 2018. Con la maglia a scacchi sta disputando anche delle buone qualificazioni a Euro 2020, con la qualificazione alle fasi finali sempre più vicina.
Le cifre del croato in rossonero
Le sue presenze in campionato, al momento, sono 4. I numeri che rendono meglio il suo scarso impiego, però, sono quelli relativi al minutaggio. Sono solamente 73, infatti, i giri di lancetta che i due allenatori del Milan finora gli hanno concesso in campo. Una miseria, per un calciatore che, in rosa, pare essere l’unico possibile alter ego di Suso. Lo spagnolo non sta certo facendo mirabilie e il croato, con la propria nazionale, gioca proprio su quella fascia. Il Milan aspetta ancora il suo ultimo acquisto.