Il Milan non procederà al ricorso al Tas avverso la sentenza Uefa che impone ai rossoneri di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2021.
Il Milan cambia strategia nel “duello” con la Uefa e non presenterà ricorso al Tas di Losanna. A scriverlo è il Corriere della Sera, secondo cui il club rossonero ha avviato contatti con i massimi organismo europei del calcio per trovare un accordo.
L’annuncio di dicembre
“AC Milan dopo aver valutato la decisione espressa dalla Adjudicatory Chamber del Club Financial Control Body (CFCB), esprime disappunto e comunica che avvierà procedura di ricorso presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna“. Questo il comunicato della società di via Aldo Rossi dopo la sentenza della Uefa, con la quale da Nyon si impone ai rossoneri di centrare il pareggio di bilancio entro il 2021, pena riduzione della rosa, multa salata, premi trattenuti e – al massimo – esclusione dalle coppe.
Il Milan chiede più tempo
L’obbiettivo – e speranza – del Diavolo è di ottenere più tempo e spostare il termine di rientro oltre il 2021. Il Milan è stato rinviato a giudizio per i trienni 2014-17 e 2015-18. Da qui la prima decisione di andare al Tas.
I vertici rossoneri ricordano come in passato a altre società (come l’Inter, ndr) sia stato concesso più tempo per rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario. In questo modo, il Milan potrà lavorare con maggiore serenità durante le prossime sessioni di calciomercato, senza dover ridimensionare la rosa e le ambizioni della società, che punta a tornare fra i top club in Europa.