Il Milan ha come la Juventus l’attaccante spagnolo Alvaro Morata nel mirino ma l’Atletico Madrid resiste e può rinnovare.
Al termine di una stagione ricca di scossoni, che ha visto i rossoneri del Milan assicurarsi un posto nell’élite della prossima Champions League, la dirigenza rossonera è già proiettata verso il futuro. Tra i nomi in cima alla lista dei desiderati, risalta quello di Alvaro Morata, attaccante dell’Atletico Madrid, ma la strada per la sua acquisizione sembra tutt’altro che spianata.
Il Milan, sotto la guida di Stefano Pioli, è giunto quarto in Serie A, sigillando la sua stagione con una convincente vittoria per 3-1 sul Verona, grazie alla prestazione eccezionale di Rafael Leao. Il focus è ora rivolto al calciomercato e Morata, con il suo contratto in scadenza nel 2024, potrebbe rappresentare la punta di diamante del reparto offensivo milanese.
Un triangolo sul futuro di Morata
Tuttavia, stando alle informazioni riportate da As, l’Atletico Madrid starebbe considerando l’opzione di un rinnovo biennale al ribasso per Morata, a causa della complicata situazione economica del club. L’attaccante spagnolo, che attualmente percepisce uno stipendio di 5,2 milioni all’anno, ha segnato 15 gol e fornito 3 assist in 45 presenze durante l’ultima stagione.
L’interesse per Morata non è limitato al Milan: anche la Juventus di Massimiliano Allegri sembra intenzionata a contendersi il giocatore, specie in vista della possibile cessione di Dusan Vlahovic. Morata, ex Chelsea, ha un valore di mercato stimato in 25 milioni di euro.
Se l’assalto finale a Morata non dovesse concretizzarsi, il Milan avrebbe già pronta un’alternativa: Marko Arnautovic del Bologna. L’attaccante austriaco, che ha messo a segno 10 gol e un assist in 23 presenze, nonostante gli infortuni, potrebbe rappresentare una soluzione a basso costo per rafforzare l’attacco rossonero, soprattutto considerando le possibili partenze di Ante Rebic e Divock Origi. Il futuro del Milan si gioca tra decisioni strategiche e una competizione serrata sul mercato: la palla, ora, passa alla dirigenza rossonera.